Per criticare qualsiasi sistema elettorale bisogna innanzitutto conoscerlo

DI MICHELE PIRAS

 

I sistemi elettorali bisogna innanzitutto conoscerli, perché insieme ai voti che si hanno è l’unico modo per vincere le elezioni.
Secondo: non esiste un sistema elettorale perfetto, ognuno ha i suoi difetti e le sue potenziali storture.
Terzo, la sinistra nel 2024 ha vinto e qualche volta perso in Italia nei comuni (col doppio turno), perso e anche vinto nelle Regioni (turno unico), vinto in Inghilterra (uninominale e a turno unico), vinto in Francia (doppio turno).
Lamentarsi delle alleanze altrui poi, quando si perde e se non si è in grado di comporre alleanze, è un atto di stupidità prima che una critica politica di un qualche senso.
E pretendere di avere la maggioranza assoluta col 30% dei voti non è che sia proprio una grande dimostrazione di democrazia.
Lagnarsi del sistema elettorale dopo il voto è come perdere una partita di tennis e lamentarsi che il campo era troppo corto e significa solo dimostrare di non aver capito nulla del tennis.
Gne gne gne!
Con la differenza che nel tennis nessuno si permetterebbe mai di contestare le misure del campo a seconda che perda o vinca una partita.
Se poi a protestare sono quelli della legge elettorale porcata, che sanciva sistemi diversi per Camera e Senato pur di non far vincere gli altri, allora siamo oltre la soglia del ridicolo.
Vive la France!
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Michele Piras