DA REDAZIONE
L’ex Sindaco di Latina, Damiano Coletta, il giorno dopo l’incendio che ha quasi distrutto la Farla, industria farmaceutica, ha mosso non poche critiche all’amministrazione comunale con a capo il sindaco Celentano. A suo parere sono mancate le norme più elementari per affrontare un evento del genere. Mancanza di informazione in primis, non c’è stato in effetti un vero e proprio pre-allarme da parte del COC (Centro Operativo Comunale) per dare indicazioni immediate alla popolazione situata nei pressi, indicazioni arrivate non prima di aver domato l’incendio scoppiato verso le 19.00, e durato ben 4 ore.
Coletta ha poi specificato, punto per punto le mancanze del Comune.
“L’incendio che ha devastato la Farla avrebbe dovuto far scattare il piano comunale con “chi fa cosa” di fronte a uno scenario simile.
Considerato l’enorme ritardo con il quale il Comune ha rilasciato il primo comunicato ufficiale (quasi 5 ore dall’inizio di un incendio visibile a decine di chilometri), è lecito domandarsi se il COC sia stato tempestivamente aperto, se il piano di intervento con i gruppi di Protezione Civile (ben 7 sono quelli convenzionati) sia stato aggiornato e coordinato dal Comune.
È andato a fuoco un sito di logistica che tratta farmaci, componenti chimici e la cittadinanza andava doverosamente informata sui possibili rischi. Capisco che è più facile tagliare nastri grazie al lavoro svolto da altri che coordinare tavoli di emergenza ma il lavoro di un sindaco prevede la tutela della salute e del bene comune.
Le nostre associazioni di Protezione Civile durante la pandemia hanno dimostrato il loro valore e la loro competenza. Ma se non c’è un coordinamento che li metta in grado di operare (e qualche giorno fa ho scritto di come purtroppo è ridotta la sede del nucleo comunale di PC) si vanifica ogni addestramento.
Stamattina in Commissione Servizi Sociali ho invitato l’assessore Nasso a non dimenticare che nei pressi della Farla, all’ex Rossi Sud, ci sono decine di persone – e tantissimi bambini – della comunità di Al Karama. Sarebbe opportuno anche per loro verificare la tossicità dell’aria e valutare le azioni necessarie.
Spero che la scarsa tempestività mostrata ieri sia un incidente di percorso. Nonostante gli enormi danni non ci sono state vittime e questa è la cosa più importante.
C’è un’azienda, un’eccellenza pontina e 80 persone che al momento sono senza lavoro. Posso solo immaginare la loro disperazione.
Spero si trovino soluzioni immediate per il ripristino del sito logistico e per i lavoratori e le lavoratrici.”
Damiano Coletta
Ora è pensabile, e sperabile, che la Celentano replichi a queste “critiche” richieste non solo dall’ex sindaco ma dai cittadini che hanno vissuto serie preoccupazioni sia per la durata dell’incendio, sia per la scarsa partecipazione di chi è preposto a salvaguardare la sicurezza dei cittadini preoccupati per i fumi e le esalazioni conseguenti dell’incendio che potrebbero essere dannosi per la salute considerata l’attività della Farla.
Redazione di Olnews
16 Luglio 2024
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