Caro Ministro dei trasporti e delle infrastrutture…

DI LEONARDO CECCHI

LEONARDO CECCHI

 

Caro Ministro delle Infrastrutture,
le voglio, non polemicamente, segnalare un bell’articolo sul quotidiano “Roma” – scritto anche molto elegantemente – di un avvocato napoletano che denuncia lo stato in cui versa il “servizio pubblico” dei taxisti a Napoli, ma in maniera simile anche in altre città.
Racconta di scene grottesche e surreali (a cui per altro ho assistito anche io in diverse occasioni), con taxisti che alla Stazione centrale rifiutano clienti italiani (o ancora di più napoletani), per accaparrarsi, tra urla e spintoni, i turisti da spennare. Il tutto minacciando e insultando con estrema violenza chiunque, ritrovandosi appiedato, contesti la totale mancanza di rispetto di decenza e regole.
Con tutto il rispetto possibile, a me non sembra normale che in un Paese europeo si assista – a Napoli ma anche in altre città, inclusa Roma – a scene che forse neanche in un suq. Per di più su quello che dovrebbe essere un servizio pubblico, almeno su carta.
Lo legga, si fidi. E anziché occuparsi della qualunque, inizi ad occuparsi della questione taxisti, partendo dal chiedere al Ministero dell’Interno di mandare polizia e carabinieri nelle stazioni ferroviarie con l’indicazione di intervenire quando i suddetti assaltano violentemente i cittadini che vogliono solo veder rispettati i propri diritti, procedendo poi contestualmente a segnalare l’abuso al fine di una conseguente perdita della licenza.
Vedrà che al 20° taxista che perde la licenza per aver sputato addosso ad un cliente le cose cambieranno.
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Leonardo Cecchi