Il dubbio

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Per i più dotati non sarà una gran sorpresa ma sono molti quelli che, nonostante i quasi 100 miliardi di neuroni al lavoro nel loro cervello e una media di 50.000 sinapsi al servizio di ognuno di essi, sono fermamente convinti che il mondo sia diviso tra buoni e cattivi, tra giusto e sbagliato, tra utile e dannoso, tra benzina ed elettrico e naturalmente tra passera e pisello.
Avere un’opinione su qualsiasi cosa è una delle libertà inalienabili sancite dalla Costituzione ma se per esercitare quel diritto siamo pronti a seppellire qualsiasi forma di complessità non stiamo rendendo un buon servizio a chi ci sta intorno e meno che mai a noi stessi. Persino il Padreterno che tutto sa e tutto vede dopo essersi inventato il Paradiso e l’Inferno ha sentito il dovere di piazzarci in mezzo il Purgatorio, una zona franca dove poter esercitare ciò che più dovrebbe rendere l’umanità diversa dagli altri animali: il Dubbio.
Dovrebbe, perché la stragrande maggioranza dell’umanità di dubbi sembra averne ben pochi ed è felice di esporre la propria stolida sicumera ripetendo a pappagallo le opinioni di altri o magari di atteggiarsi ad “esperto/a” dopo una frettolosa consultazione di Wikipedia.
Insomma, tutto questo per dire che gli argomenti su cui ognuno di noi si può esprimere senza sembrare cretino raramente superano la mezza dozzina e certamente il sesso dei pugili non rientra tra essi a meno che non si possieda una laurea in medicina e una specifica preparazione.
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Mario Piazza