Il cromosoma “F”

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Se proprio vogliamo continuare a parlare di corredi genetici suggerirei di spostare l’attenzione dai ring parigini ai palazzi del nostro governo, perché mentre noi ci accapigliamo su questioni che meriterebbero al massimo un articoletto nella pagina sportiva il DNA fascista di Fratelli d’Italia non ha ormai più bisogno di alcuna analisi o misurazione.
Nel giro di un paio d’anni sono diventate normali cose che una volta avremmo considerato ripugnanti.
Penso ai divieti sul soccorso in mare e ai campi di concentramento per migranti appaltati all’Albania, penso ai poveracci stipati in galere indegne mentre i delinquenti di rango vedono depenalizzati i loro reati, penso agli studenti manganellati a casaccio dalla polizia mentre le squadracce fanno lavoretti più mirati, penso all’incoraggiamento quotidiano di razzismo e omofobia, penso alle museruole che stanno mettendo all’informazione, alla magistratura e persino al presidente della Repubblica.
Per riallacciare il filo rosso che lega questo governo al ventennio fascista non rimane che riscrivere la loro lurida storia ed è ciò che stanno facendo. E’ per questo che dopo aver trasformato i nazisti di via Rasella in una banda musicale di pensionati ora stanno mettendo mano alle bombe fasciste che hanno sconvolto l’Italia negli anni 70 e 80. Si vogliono far passare stragi orrende come piazza Fontana, piazza della Loggia, la stazione di Bologna o il treno Italicus come “teoremi della magistratura” e la storia del terrorismo nero, quella a cui tanti reggicoda di questo governo hanno partecipato in prima persona, viene declassata a “verità giudiziaria” che qualsiasi farabutto può sentirsi libero di negare.
Sarà colpa della carica ormonale… All’Italia sono ormai spuntati il fez, il manganello e gli stivaloni.
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Mario Piazza
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