Chi ha orecchie per intendere…

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Mi sto stancando. Non di scrivere i miei post antelucani che riempiono il tempo tra il mio risveglio e l’inizio della routine quotidiana consentendomi di giocare all’opinionista, di nutrire quel poco di narcisismo che mi è rimasto e di approfondire l’argomento prescelto dandomi l’illusione di essere di qualche utilità.
Mi sto stancando del dopo, dell’intera giornata e oltre quando il fioccare dei commenti mi costringe ad assumere ruoli che non amo. Il maestrino, il censore, l’indignato, lo sbeffeggiatore, il paciere e nei casi più estremi il bullo di turno.
E’ una faticaccia, ve lo garantisco. Ognuno ha diritto alle proprie opinioni ma sarebbe tutto più facile e interessante se esse fossero rese pubbliche insieme ai ragionamenti che le hanno generate, possibilmente lasciando fuori gli slogan, le battute superficiali e una buona dose di balle attinte da quel pozzo senza fondo che è il web.
Pretendo troppo, lo capisco. Questa è una pagina Facebook, più simile al tavolino di un bar che a un cenacolo culturale o a un summit politico. E al bar non si può dar retta a tutti, si chiacchiera con chi ci sembra meritarlo e si sopporta pazientemente il brusio di fondo senza intervenire.
Per me un Campari con tanto ghiaccio, voi prendete qualcosa?
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Mario Piazza