DI MARIO PIAZZA
Dopo aver cancellato il mio piccolo sfogo di ieri pomeriggio che spero abbiano visto in pochi vorrei tornare seriamente su ciò che l’aveva causato.
Per come la vedo io è in atto un cataclisma politico che coinvolge il mondo occidentale ad ogni livello, dalla piccola parrocchietta di Guareschi a importanti nazioni come Francia e Germania per arrivare a interi sub-continenti come gli Stati Uniti e l’India.
Marx ci aveva avvisato circa 150 anni fa, il sistema capitalistico finirà per divorare se stesso.
E’ ciò che sta accadendo e il progressivo abbandono della sua componente umanistica che abbiamo chiamato democrazia in favore di governi più spicci, rozzi e radicali è il prevedibile contorcimento che sta accompagnando quella fase.
E’ in atto una guerra tra chi si oppone alla rottamazione di quel poco di buono che il sistema conteneva e chi ritiene che qualsiasi cosa sia preferibile alle malversazioni e agli eccessi che hanno accompagnato lo sviluppo democratico, sociale ed economico di tutto il dopoguerra.
Per dire le cose in maniera più comprensibile di come farei in un salotto di Capalbio da una parte c’è l’esercito progressista e dall’altra quello composto da tutte le sfumature di neofascismo e addirittura neonazismo e da una falange di traditori, di infiltrati, di potenziali disertori che abbiamo chiamato “rossobruni”.
Come tutti i traditori, infiltrati e potenziali disertori i rossobruni colpiscono la parte a cui fingono di appartenere dall’interno senza fare neppure un graffio all’esercito nemico aspettando il momento buono per passare dalla parte opposta. Una minaccia più grave dei mortai e degli assalti alla baionetta, per questo quando venivano scoperti finivano senza indugio davanti al plotone d’esecuzione.
E’ con loro che ce l’avevo. Lo stillicidio di piccoli sabotaggi che infesta le pagine dei social con ogni genere di menzogne, insinuazioni, strumentalizzazioni e altre schifezze mi ha definitivamente rotto i cog*ioni. Certo non si possono passare per le armi ma di considerarli alla stessa stregua dei più accaniti neofascisti nessuno me lo può impedire.
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Mario Piazza