DI FERDINANDO TRIPODI
Mezz’ora da incubo. Cielo nero, nubi basse, temperatura ancora sopra la media.
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E quindi la tempesta perfetta che si è abbattuta all’improvviso sulla nostra città questa mattina. Il primo vero nubifragio d’autunno ha fatto danni e causato disagi a chi doveva raggiungere posti di lavoro o prendere i bimbi a scuola, anche perché è stato accompagnato da forti raffiche di vento.
Alberi sradicati e scaraventati sulle auto, cartelloni pubblicitari abbattuti, antenne tv e parabole inutilizzabili. Secchi della differenziata trasportati dal vento a metri di distanza.
Nessun ferito, ma tanta paura.
Sottopassi e rotatorie allagati da oltre un metro d’acqua, altri scesi dalle vetture per liberare, con i residenti di alcuni quartieri e gli scooteristi, caditoie e tombini intasati da foglie e sporcizia: armati di tondini di ferro, ombrelli, bastoni da passeggio, a decine si sono dati da fare per far assorbire immense pozzanghere che impedivano il passaggio ai pedoni, oltre a rendere pericolosa la circolazione stradale.
In via XXI Aprile l’ho fatto anche personalmente.
Cittadini di Latina al lavoro al posto di chi avrebbe dovuto farlo.
La totale mancanza di pulizia delle strade, la potatura di rami degli alberi caduti sulle auto e la mancata pulizia dei tombini per permettere all’acqua di scorrere all’interno naturalmente, ha causato disagi estremi.
Tale mancanza è sicuramente imputabile al Comune di Latina guidata dal Sindaco Matilde Celentano che evidentemente non hanno in questi mesi pensato che l’autunno con le piogge sarebbe arrivato e che forse avrebbero dovuto e potuto prevenire alcune situazioni superficialmente ignorate.
Un po’ come l’estate con la stagione iniziata a Giugno ma solo a fine Agosto qualcuno si è accorto che mancavano i bagnini…
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Ferdinando Tripodi