Sangiuliano chiede scusa, ma a chi?

DI GUIDO SARACENI

REDAZIONE

 

Chiedo scusa a mia moglie e a Giorgia Meloni.
Questa è la cosa più grave che ho sentito dire ieri sera da Sangiuliano.
Caro ministro, Invece di continuare a pensare ai suoi rapporti personali – affettivi e di potere – avrebbe dovuto prima di tutto chiedere scusa ai comuni cittadini, a tutti i lavoratori privi di conoscenti, amici e santi in paradiso.
Lei avrebbe dovuto chiedere scusa a tutti noi, allo Stato Italiano, per il quale ricopre, con inaccettabile disinvoltura, un incarico delicatissimo e di grande prestigio.
Secondariamente, lei avrebbe dovuto chiedere scusa a Maria Rosaria Boccia, per averle promesso una nomina che ha poi stracciato, per averla esposta al pubblico ludibrio, per averne violato la privacy rivelando, in diretta nazionale, i dettagli di una relazione affettiva che avrebbe dovuto presuntivamente restare privata.
Insomma, avrebbe dovuto chiedere scusa a Maria Rosaria Boccia per averla sedotta, illusa e scaricata pubblicamente, nel peggiore dei modi.
Detto ciò, a noi della sua personale morale e delle sue relazioni sentimentali non interessa nulla.
Pretendiamo però che chiunque adempi al ruolo pubblico, che come lei ha avrà l’immensa fortuna di ricoprire, lo faccia con la disciplina e l’onore richiesti dalla nostra Costituzione.
Vorremmo che la smetteste di considerare lo Stato come se fosse una cosa vostra.
Vorremmo che la smetteste di prenderci in giro.
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Prof. Guido Saraceni