Completamento di via Massaro, la Celentano festeggia ma il “vincitore” è Coletta”

DI FERDINANDO TRIPODI

Approvate all’unanimità dal Consiglio comunale, riunito nella seduta odierna, le due delibere all’ordine del giorno finalizzate al completamento viario di via Massaro: la prima riguardante la necessaria variante urbanistica e la seconda il progetto. (Fonte Comune di Latina)

Qualcuno, con la memoria corta, canta già vittoria pensando che questo risultato è merito dell’amministrazione attuale.

Puntuale però, ci pensa l’ex Sindaco Damiano Coletta a “rinfrescargli la memoria“:

“Grazie al lavoro degli allora assessori Buttarelli e Leggio abbiamo tirato fuori dai cassetti i progetti delle precedenti Amministrazioni che per questo vanno ringraziate.
Nel dicembre 2016 siamo stati ammessi al finanziamento di 18 milioni con 17 progetti, parco Porta Nord – Pantanaccio (1,5 milioni), riqualificazione edificio comunale via Varsavia, parte del Garage Ruspi e Via Massaro.
Nel marzo 2017 ho firmato a palazzo Chigi davanti al presidente del Consiglio Gentiloni l’accettazione del finanziamento ed è stato per me motivo di particolare orgoglio rappresentare la città in una circostanza come questa.
Nel corso degli anni abbiamo incontrato più volte la presidenza del consiglio dei ministri per ottenere proroghe
sulla tempistica.
Vanno ringraziati gli uffici comunali per il paziente e costante lavoro svolto. Sono opere strategicamente importanti.
La connessione con le periferie e la loro riqualificazione rappresentano forse lo strumento più importante per garantire la sicurezza. Non la repressione.
Oggi, con l’approvazione in Consiglio Comunale della delibera su via Massaro è stata compiuta una tappa importante di un’opera strategica nell’ambito dei progetti
“Latina anche città di mare”. Opera per la quale avevamo ottenuto 8,5 milioni nell’ambito del Bando Periferie.”

Che dire, Matilde Celentano festeggia ma il vero “vincitore” è l’ex Sindaco Damiano Coletta.

All’attuale amministrazione restano solo i nastri da tagliare… tutto il resto è noia.

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Ferdinando Tripodi