Ricordiamo Rosario Livatino, il “giudice ragazzino”

DI SEBASTIANO ARDITA

 

Rosario Livatino. Sono passati 34 dall’omicidio di un magistrato esemplare e di un uomo giusto avvenuto il 21 Settembre 1990.
Un commando di mafiosi, armato fino ai denti, crivellava di colpi il disarmato “piccolo giudice” delle grandi inchieste. Killer ignoranti toglievano di mezzo un magistrato che faceva paura ai potenti.
Hanno ucciso un corpo, ma nessuno potrà cancellare il suo esempio e il suo insegnamento.
L’indipendenza del giudice non è nelle sue prerogative, che rischiano di divenire privilegi se non spese nell’interesse dei cittadini e della giustizia.
“ E’ nella propria coscienza, nella incessante libertà morale, nella fedeltà ai principi, nella sua capacità di sacrifizio”
Ricordiamolo provando a mettere in pratica le sue stesse parole.
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Sebastiano Ardita