Le Impressioni di Settembre

DI ALBERTO MARUBBI

REDAZIONE

 

Nel 1903 viene pubblicata l’opera dal titolo Alcyone, terzo libro che compone la raccolta delle Laudi dannunziane. Vi è compresa la celeberrima lirica “I pastori”. E si ha l’impressione di vederli quei pastori abruzzesi che a settembre lasciano i recinti del gregge e si recano verso il mare.
Il 1° settembre del 1939 Hitler invade la Polonia. Si aveva l’impressione che il mondo sarebbe scoppiato, proprio come la Seconda Guerra Mondiale.
Alla fine del 1971 la PFM (Premiata Forneria Marconi) pubblica un 45 giri (La carrozza di Hans) il cui lato B è “Impressioni di settembre”, testo di Giulio Rapetti (Mogol). E si ha l’impressione di esser lì, con l’odore della terra, odor di grano, che sale adagio verso me.
E poi ci sono ben due 11 settembre che ricordiamo ogni anno. In primis, quello che vide naufragare il sogno socialcomunista di Salvador Allende: si ha l’impressione che esso avrebbe funzionato e non a caso ci misero lo zampino gli U.S.A. al fine di evitarlo. E poi il crollo delle Torri Gemelle: chi non ricorda dove si trovasse quel giorno? Si ha l’impressione che siamo stati tutti là.
Settembre 2024: ci sono una sessantina di conflitti nel mondo. Ma nessuno ne parla, eccezion fatta per Ucraina e Gaza. E si ha di nuovo l’impressione che stia davvero finendo tutto: la musica, la poesia e il buon senso.
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Articolo di Alberto Marubbi da

2 Ottobre 2024

Foto in copertina dal web