“Meglio le tasche piene di palanche che di princìpi”

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

Ci sarebbe la regia di Virginia Raggi dietro la preparazione della guerra giudiziaria di Grillo contro Giuseppe Conte.
Le voci iniziali che accreditavano questa ipotesi, hanno trovato conferme da più parti. E si sospetta che sia stata lei stessa ad aver fornito, alle agenzie di stampa, il testo delle PEC che Grillo e Conte si sono scambiate. Non appare casuale, inoltre, che l’incarico legale sia stato inizialmente affidato, da Grillo, all’Avv. Sammarco, titolare dello studio legale dove la Raggi ha prestato, per lungo tempo, la sua opera.
La battaglia legale che si sarebbe dovuta avviare già in questi giorni, con il tentativo di bloccare i lavori dell’annunciata Assemblea Costituente, si è arenata per questioni di vile pecunia. Pare infatti, che Grillo non abbia accettato la richiesta di compenso di Sammarco, giudicandola troppo esosa. E così, da buon genovese, l’ex comico ha sacrificato, sull’altare delle “palanche” i famosi princìpi non negoziabili, lasciandoli alla negoziazione. Obbedendo all’antico detto: “meglio le tasche piene di palanche che di princìpi”. Mentre la sua “Musa” ispiratrice, l’ex sindaca, dovrà sfogare il suo antico rancore verso Conte, almeno per il momento, con regolari bagni di acqua ghiacciata.
E così, a meno che la coppia non riuscisse a trovare un avvocato disponibile a lavorare gratis, e fino ad allora, la faccenda, almeno dal punto di vista legale, è chiusa. Una sola cosa mi piacerebbe sapere: ma perché la Castellone, al secondo mandato, così fedele ai princìpi non negoziabili e a Grillo, si è aperta una sede personale che sembra un comitato elettorale permanente?
.
Giancarlo Selmi