I demolitori

DI ALFREDO FACCHINI

Alfredo Facchini

 

Dal 7 ottobre 2023 le forze di occupazione terroristiche israeliane hanno distrutto il 79% delle moschee nella Striscia di Gaza.
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Il Ministero di Awqaf (dotazione) e degli Affari religiosi ha dichiarato che sono 814 le moschee completamente distrutte su 1.245, mentre 148 moschee sono state parzialmente danneggiate.
In questo elenco di nefandezze rientrano anche tre chiese completamente sbriciolate in tutta Gaza City.
I terroristi di Tel Aviv come si vede si accaniscono sui luoghi di culto con una ferocia senza precedenti.
Lo storico israeliano Ilan Pappe, una delle voci più coraggiose del dissenso più volte ha ricordato che in realtà il vecchio sogno è un altro: la demolizione di al-Aqsa, la più grande moschea di Gerusalemme, per ricostruire il Terzo Tempio, l’edificio più sacro dell’Ebraismo, sulle rovine della cupola della Roccia islamica che è lì da 1300 anni.
La demolizione di luoghi arabi ed islamici a Gerusalemme non è estranea al disegno sionista.
Nel 1967, ricordiamolo, Israele ha raso al suolo il “Quartiere Marocchino” nella Città vecchia di Gerusalemme. Era una gemma architettonica della civiltà islamica che risaliva al XII° secolo.
La demolizione ha incluso la distruzione della moschea di “Sheikh Eid”, costruita da un figlio del Saladino, che aveva liberato Gerusalemme dai crociati.
Prima ancora i terroristi sionisti lasciarono pochissime moschee intatte nella distruzione di villaggi e città palestinesi durante la Nakba , l’operazione di pulizia etnica del 1948. Per sfregio gli israeliani allora trasformarono molte delle rimanenti moschee in club e ristoranti.
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Alfredo Facchini