A questo punto pare serva una parola del Garante della Costituzione

DI MARIO IMBIMBO

REDAZIONE

 

E dopo Meloni e Nordio poteva mai mancare al coro contro la magistratura il più triviale e il più becero nei suoi attacchi scomposti contro un potere dello Stato?
Ieri sera infatti Matteo Salvini, occupando per diversi minuti il principale Tg del servizio pubblico, il Tg1, ha sparato a zero sui giudici di Roma che si son espressi sui migranti in Albania e quelli di Palermo che lo accusano di sequestro di persona.
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“Se qualcuno di questi dodici (migranti, nda), domani commettesse un reato, rapinasse, stuprasse, uccidesse qualcuno, chi ne paga le conseguenze? Il magistrato che li ha riportati in Italia?”
Ma ci rendiamo conto della gravità delle parole di un ministro della Repubblica che addita e aizza il popolo contro un altro potere costituzionale?
Io non sono di quelli che tirano la giacca a Mattarella per ogni sbrego istituzionale di questi analfabeti costituzionali. Ma credo che ora una parola ferma del garante della nostra Costituzione serva. Serva e come. Si sta passando il segno. Anche basta.
Anche basta!!!
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Mario Imbimbo