I brogli elettorali di Putin

DI PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI

P. F Pennati

 

In Moldavia è appena andato in scena il referendum per l’ingresso in Europa, dopo un sofferto spoglio dei risultati il NO sembrava prevalere, ma i voti dei residenti esteri hanno ribaltato l’esito portando i SI al 50,41%, contro il 49,59%, votanti il 99,46% della popolazione.
Meno di 200mila persone hanno deciso il destino di 1,7 milioni di contrari con Ursula nostra che gioisce per il risultato.
Se questo sarà un affare o meno per il piccolo e fragile stato lo dirà solo la storia e solo una volta terminato il percorso di integrazione europea per ora inserito solo nella sua Costituzione
È la democrazia, bellezza!
Già, in ogni caso hanno vinto i SI, seppur con un margine minimo, era successo anche in Italia con il referendum sulla monarchia o repubblica, ci siamo abituati e non per questo si deve tornare i dietro.
Pur tuttavia alcuni dati fanno pensare, ovvero, la maggior parte delle regioni moldave hanno votato contro la prospettiva di adesione all’UE, ed anche se nel risultato complessivo i sostenitori dell’integrazione europea sono risultati in leggero vantaggio, nella ripartizione territoriale gli oppositori sono in netto vantaggio con 26 distretti dove vince il NO contro 9 per il SI, arrivando ad un eclatante voto contrario in Gagauzia dove i NO sono addirittura risultati essere il 94,84% dei votanti.
Siccome ha vinto il SI, l’Europa plaude alla democrazia, se per la stessa cifra avesse vinto il NO… beh, sarebbe stato un chiaro broglio elettorale di Putin.
In fondo “democrazia” è solo quando vinciamo noi…
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Pierluigi Ferdinando Pennati