Pensioni: 10 centesimi al giorno in più, ti possono cambiare la vita

DI SALVATORE GRANATA

 

E ancora sua Maestà su pensioni e sanità.
I soldi record per la sanità sono evaporati in una notte: quelli che restano non bastano per assumere né un medico, né un infermiere, quando ne servirebbero 30mila per rimediare al disastro delle liste d’attesa.
Oltretutto non è detto che assumendo più medici si abbattano le liste di attesa. Sicuramente migliorerà la qualità della cura, che è fondamentale.
Ma oltre a nuovi medici e infermieri occorrerebbe una riorganizzazione dei flussi dei pazienti e una maggiore collaborazione reparti-settore amministrativo, anche quest’ultimo devastato dai tagli alla Sanità.
Con Meloni niente di tutto questo.
Non conosce minimamente le basi della Sanità Pubblica. Né il ministro in teoria competente, il dott. Schillaci, si preoccupa di riorganizzare e rilanciare la macchina sanitaria. Eppure non è uno sprovveduto.
Il problema è la politica infatti.
Se sei un politico del governo Meloni, non sei un medico da guardia medica, un primario serio, un dirigente di ASL che vuole invertire la rotta, ma un rettore della medicina prono ai poteri forti.
Unica nota “positiva”. Il massimo che sono riusciti a fare: i pensionati, quelli che non hanno una lira nemmeno per curarsi, poiché ricevono 215 euro al mese, avranno un aumento di 3 euro al mese. 10 centesimi al giorno.
Era troppo difficile tassare banche, assicurazioni, multinazionali e fondi speculativi. E magari recuperare un po’ di evasione fiscale.
Se questa non è una condotta disumana, negligente e menefreghista da parte dell’esecutivo Meloni, anche in queste due materie, non saprei come altro definirla.
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Salvatore Granata