Trump si autoproclama presidente: “Abbiamo fatto la storia”

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REM dalla redazione di REMOCONTRO –

Trump: ‘L’America di nuovo grande. Fermerò le guerre, sarà l’età dell’oro’. Il tycoon parla ai suoi sostenitori a Palm Beach. ‘Trump è il 47esimo presidente degli Usa’, l’annuncio di Fox. E’ il primo presidente con una condanna penale e il più vecchio ad insediarsi, a 78 anni. Trump vince in Georgia, North Carolina e Pennsylvania. Lo spoglio va avanti e il quadro continua a diventare sempre più chiaro, a favore del tycoon. I Repubblicani conquistano il Senato

Sul palco il Clan schiarato

“Abbiamo fatto la storia”, con la sua famiglia e il vice J.D. Vance, Donald Trump ha dichiarato la vittoria e ha promesso di portare una nuova “età dell’oro” negli Stati Uniti. L’attuale conteggio dell’Associated Press lo vede a 267 dei 270 grandi elettori di cui ha bisogno per tornare alla Casa Bianca. E’ in testa negli Stati chiave ancora da assegnare, tra cui Michigan e Wisconsin. Ha già vinto in Pennsylvania, North Carolina e Georgia. “Abbiamo ancora voti da contare e stati da assegnare. La notte è ancora lunga”, ha annunciato il co-presidente della campagna della candidata dem.

L’America ha scelto Trump: carovita, immigrati e guerre

Per molti analisti il molto probabile presidente di ritorno è il leader di un movimento eterogeneo che vuole protezione economica e sicurezza collettiva in tempi stretti, riportando gli interessi dei cittadini statunitensi in cima all’agenda. Di fatto Donald Trump torna alla Casa Bianca e mette le mani sul Congresso sull’onda di un’affermazione massiccia e sorprendente che cambia il volto dell’America con una cocente sconfitta ai democratici di Kamala Harris, ma con preoccupazioni ancora da ben definire per avversari internazionali, e forse, soprattutto, alleati.

La democrazia non ha quotazione in borsa

Il quasi certo ritorno di Trump alla Casa Bianca spinge i listini mondiali. Vola il dollaro, balzo di Tesla ruffiana. Cina debole sul timore delle ricadute commerciali. Scossa anche sui mercati europei, sorpresi proprio dalla mancanza di grandi incertezze, visto che l’ex, già a poche ora dalla chiusura delle votazioni è indirizzato al ritorno alla Casa Bianca. Il dollaro si rafforza, salgono i rendimenti dei titoli del Tesoro Usa, nella prospettiva che le politiche di Trump possano spingere un aumento dell’inflazione. Vola nel pre-mercato Tesla, nella prospettiva che la stretta vicinanza tra il suo numero uno Elon Musk e il futuro presidente Usa possa avvantaggiare la società. L’Europa si presenta cauta alla riapertura degli scambi e le Borse partono positive ma senza strappi.

Avversari ed alleati verso scelte difficili

Alla Casa Bianca arriva il leader di un movimento trasversale e forse confuso ma che promette protezione economica e sicurezza collettiva in tempi stretti. Riportando in maniera inequivocabile gli interessi dei cittadini americani in cima all’agenda di governo. E i numeri della crescita del Pil ottenuta da Joe Biden contano meno del carovita che colpisce milioni di famiglie. Poi le altre due battaglie-chiave dei repubblicani – contro gli immigrati illegali e contro i conflitti infiniti. Conflitti in Ucraina e Medio Oriente che sono stati attribuiti a incertezze e debolezze di Joe Biden di cui Kamala Harris porta anch’essa la responsabilità. Ecco perché avversari ed alleati di Washington –europei soprattutto-, saranno presto chiamati a compiere scelte assai difficili.

Punita anche la candidata donna

Trump è un ricco che ha seguito la diretta della notte elettorale con l’uomo più ricco del mondo. Sotto di lui i ricchi prosperano e le disuguaglianze aumentano, eppure è riuscito a proporsi come difensore dei poveri. Secondo problema –valutazione nostra-, la maggioranza degli americani non è ancora pronta per avere un presidente donna. Tra elites e minoranze resta in maniera diversamente evidente una diffidenza di fondo verso le donne al comando.

“I democratici avevano avuto il segnale con Hillary Clinton che comunque riuscì a prendere tre milioni di voti in più del vincitore Trump 1. Interessante da vedere la conta finale dei consensi popolari ottenuti da Kamale Harris, di puro valore etico.”

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Articolo a firma Rem dalla redazione di

6 Novembre 2024