Sovranisti coi migranti, globalisti con i miliardari

DI MICHELE PIRAS

 

Dove si è mai visto un Ministro dei trasporti (e ex dell’Interno) che applaude quando un leader straniero critica violentemente le Istituzioni del suo Paese?
Mai è successa una cosa del genere nella Storia della nostra Repubblica.
Per il vangelo secondo Elon Musk i giudici italiani del caso Albania “devono andarsene”.
Un concentrato di arroganza, disprezzo e analfabetismo istituzionale che avrebbe potuto persino dar vita a una crisi internazionale con il supporter number one di Donald Trump e persino con l’Amministrazione Usa, di cui è diventato membro di fatto, oltre che finanziatore e sponsor.
Perché mica si limita a entrare nel dibattito politico senza nemmeno sapere di cosa sta parlando, ma mira dritto a una Istituzione autonoma del nostro Paese.
L’avesse fatto il Premier spagnolo (per fare un esempio surreale) o il Presidente francese siamo sicuri si sarebbero levati gli scudi e ammassate truppe di arditi alle frontiere, i giornali di casa avrebbero partorito titoli simili a dichiarazioni di guerra urlate dal balcone di Piazza Venezia e tutti in coro e in fila per tre avrebbero difeso i “confini italiani”.
E invece la Destra italica stappa le bottiglie di champagne per il patron delle auto elettriche più celebri del Mondo, “gaudium magnum”, sorrisi e tanto amore.
Sovranisti coi migranti, globalisti con i miliardari.
Inqualificabili e ridicoli.
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Michele Piras