DI MARIO IMBIMBO
E non poteva che arrivare da Elena, la sorella di Giulia Cecchettin, la replica ai deliri razzisti del Ministro Valditara, secondo il quale il patriarcato sarebbe solo ideologia ed anzi o femminicidi sarebbero indirettamente causati dai migranti.
“Mio padre ha raccolto i pezzi di dolore e ha messo insieme una cosa enorme. Per aiutare le famiglie, le donne a prevenire la violenza di genere e ad aiutare chi è già in situazioni di abuso. Oltre al depliant proposto, cos’ha fatto in quest’anno il Governo?
Perché devono essere sempre le famiglie delle vittime a raccogliere le forze e a creare qualcosa di buono per il futuro? Forse, invece di fare propaganda alla presentazione della fondazione che porta il nome di una ragazza bianca uccisa da un ragazzo bianco, italiano e “per bene”, se si ascoltasse non continuerebbero a morire centinaia di donne nel nostro Paese ogni anno”.
Se non vuole dimettersi dalla vergogna e per manifesta incapacità dopo queste parole, che la sorella di una vittima di femminicidio è stata costretta a pronunciare, provi a tacere almeno 2 3 anni. Forse anche anche quattro anni prima di dire un’altra sola parola sul tema.
Bravissima Elena, un caro abbraccio a te!!!
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Mario Imbimbo