L’Ue malato terminale

DI PAOLO DI MIZIO

 

LE LETTERE, rubrica di PAOLO DI MIZIO dal giornale LA NOTIZIA –

La von der Leyen si copre di ridicolo. Mosca taglia il gas all’Austria e lei commenta: “Putin ricatta l’Ue col gas”. Ma come, non era l’Ue che voleva bloccare l’acquisto di gas e petrolio russi?
Lucia Purini
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Gentile lettrice,

l’Europa è in stato confusionale, sbaglia tutte le scelte e diffonde messaggi che definire distopici è un eufemismo: sono solo demenziali.

La von der Leyen è il simbolo di questa Europa in preda a black out cognitivo. Fu lei ad annunciare, con uno sguardo da faina furba, che i russi avevano esaurito i chip per le loro armi e smontavano le lavatrici domestiche per recuperare i componenti elettronici. L’affermazione fu accolta da applausi, tv e giornali se ne nutrirono per settimane. Nel frattempo la Russia sparava ogni giorno centinaia di missili e droni, lanciava la sonda Luna-25 servita da milioni di chip e le sue fabbriche sfornavano carri armati ad alto contenuto elettronico. Ma non c’è realtà per chi delira.

Idem la leggenda che “i russi hanno esaurito le munizioni, ora combattono con le pale”, quasi che le battaglie in Ucraina fossero dei corpo a corpo come quelle di 3000 anni fa. Delirio scambiato per realtà.

E che dire di Putin malato di cancro, Alzheimer e Parkinson? Negli stessi giorni si vedeva Putin allenarsi nelle arti marziali, sostare sull’attenti sotto una pioggia torrenziale rifiutando l’ombrello, e camminare così rapido in un summit delle Repubbliche centroasiatiche da seminare i capi di governo, tutti molto più giovani di lui. Non male per un malato terminale.

In verità qui l’unico malato terminale è l’Europa e Ursula ne rappresenta il cadavere deambulante.

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Paolo Di Mizio 

Dalla redazione del giornale

22 Novembre 2024