DI GUIDO SARACENI
(Roma) Giorgia Meloni conclude la festa del suo partito promettendo che i centri per i migranti in Albania, un giorno, funzioneranno.
“Dovessi restare sveglia a lavorarci tutte le notti” – urla, rabbiosa, dal palco.
Trovo disdicevole che il nostro Presidente del Consiglio abbia scelto di mostrarsi costantemente in guerra con il mondo. Non mi pare bello che abbia sempre qualcuno da additare alle masse come capro espiatorio, nemico del popolo e del Paese.
Ad ogni modo, a prescindere dal tono, vorrei invitarvi a riflettere seriamente sul contenuto del suo messaggio.
La sanità è in bancarotta; le scuole cadono a pezzi – come le carceri; i trasporti sono bloccati; abbiamo appena raggiunto il record di cittadini in condizioni di povertà assoluta; ogni giorno muoiono tre lavoratori e ogni tre giorni viene uccisa una donna dal suo (ex) partner.
Se ciò non bastasse, il mondo è scosso da due conflitti bellici gravissimi e sanguinosi.
A fronte di tutto ciò, Meloni non trova nulla di meglio da fare che giurare che riuscirà a far funzionare i suoi “benedetti” centri per i migranti – costi quel che costi.
Stiamo parlando di una struttura che ospiterà al massimo mille migranti – a pieno regime – per un Paese come il nostro, che, nel 2023, ne ha accolti 150.000.
Invece di affrontare i veri problemi del Paese, il Presidente del Consiglio giura che si dedicherà anima e corpo a questo squallido progetto di pura demagogia elettorale.
La sua gente si esalta.
E applaude.
Lo capite quanti danni fanno, hanno fatto e stanno facendo al Paese?
Diffondiamo cultura e consapevolezza, nessuno si senta escluso, diamoci da fare.
Prima che sia troppo tardi.
16.12.2024
I grandi progetti di Giorgia
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Prof. Guido Saraceni, dal suo Blog personale