La resa di Zelensky

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Da “vinceremo contro la Russia” a “Non abbiamo le forze per riprenderci Donbass e Crimea. Dobbiamo sperare nella diplomazia”.
Parole che suonano come le resa del presidente Volodymyr Zelensky.
Sfuma pateticamente la narrazione dell’Ucraina presto nella Nato, oppure “Ucraina nella Ue con procedura accelerata”...Nulla del racconto propinato per quasi tre anni era vero.
Invece è orribilmente reale il risultato della politica estera Usa nell’est europeo. L’occidente di chiacchieroni al potere esce malissimo dallo scontro con Mosca. Dopo quasi tre anni di clamorosa propaganda originale americana e miserabile zerbinaggio europeo, ridicole ipotesi di vittoria militare ucraina e finanche il ridimensionamento del neonazismo a utile e necessario patriottismo, gli Ucraini pagheranno il prezzo imposto da leader cialtroni che hanno giocato il destino di milioni di persone come carte da poker.
Il niet dei vertici NATO alla istanze di Mosca si rivela un bluff che costa territori ridotti in cenere strappati all’Ucraina, miliardi sprecati, speculazioni d’ogni sorta, inflazione al galoppo e vite cancellate. A tutto questo non c’è rimedio, e bisognerebbe vergognarsi per l’ennesima prova di imbecillità bellicista offerta dai soliti noti.
Non basterà sostenere “ha cominciato Putin”, non servirà la postura mediatica occidentale improvvisamente capovolta per ripulire la reputazione di Usa, GB e Ue compromesse ben prima delle operazioni militari Russe in Ucraina. Non basterà proclamare il raggiungimento della pace procrastinata nel sangue di innocenti per cancellare dall’orizzonte la più incapace, ignorante e a tratti sordida classe dirigente europea del millennio.
Ma più di tutti esce svergognato il binomio dei principali guerrafondai mondiali. A Usa e GB gli ucraini devono la guerra ad oltranza che ha invischiato Kiev, peraltro capitanata da un manipolo di incapaci sostenuti da oligarchi corrotti, nel pantano da cui si esce esclusivamente con la trattativa diplomatica bannata da coloro che peroravano la causa democratica.
La guerra in Ucraina mai come prima è stata reclamizzata come un prodotto da banco del supermercato, perfino assimilata all’epico scontro di Davide contro Golia, ma le fionde ucraine, a dispetto delle enormi bugie raccontate, non hanno abbattuto il gigante, e di sicuro non ci voleva molto per prevederlo.
Finiti i tempi delle contro offensive risolutive e della resistenza epica, Zelensky si schianta rovinosamente contro la realtà: le promesse delle sirene occidentali sono come quelle narrate nell’Odissea, spesso portano a rovina e morte.
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Gioacchino Musumeci