La medicina del grande fratello

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

C’è una fascia di popolazione, quella che ha raggiunto redditi medio-alti più o meno dichiarati, che sembra non preoccuparsi troppo del progressivo smantellamento della sanità pubblica.
Che sia per la capienza delle loro finanze o perché hanno stipendi infiocchettati da benefici aggiuntivi, questi fortunati ritengono che le coperture assicurative private che di quei benefici fanno parte, possano liberarli dall’angoscia che ha la gente normale di non poter più essere curati dal Sistema Sanitario Nazionale.
Avendo vissuto a lungo in un paese dove l’assicurazione medica privata è la regola e i General Hospital pubblici sono gironi danteschi da cui si rischia di non uscire vivi per la grave carenza di tutto ciò che serve, posso dire che, a parte prestazioni marginali come la cura di traumi occasionali o la stuccatura di un molare cariato, si tratta di una pia illusione.
Le patologie importanti dopo un accurato esame dello stato fisico e dello stile di vita del contraente, vengono escluse dalla copertura o ne spingono il costo a quote stratosferiche.
Siete fumatori? Sovrappeso? Possedete una moto?
Siete stati multati per uso di alcol o droghe?
Vostro nonno è morto di fibrosi cistica?
Ogni fattore di rischio spinge in alto il costo della polizza a botte di migliaia di dollari al mese.
E non basta, come spiega in un bel post di alcuni giorni fa il mio amico Prof. Gianni Morana, primario di radiologia a Treviso. Con l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale in medicina sarà possibile trasformare indagini diagnostiche mirate come TAC e risonanze magnetiche in numeri percentuali che definiscono sì la patologia ma anche qualsiasi altro fattore di rischio ad ampio spettro, indicando ad esempio non solo le probabilità di un infarto ma anche quando esso presumibilmente accadrà.
Il Grande Fratello è già tra noi anche in medicina e porterà grandissimi vantaggi, con profilazioni così accurate soprattutto per le Assicurazioni.
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Mario Piazza