DI GUIDO SARACENI
(Roma) – Commentando l’assoluzione di Matteo Salvini, il Ministro della Giustizia ha tuonato contro i Magistrati, chiedendo una riforma della Giustizia che renda i PM responsabili per i propri errori.
1) Non è istituzionalmente corretto che un Ministro della Giustizia commenti a caldo, in questo modo, l’esito di un processo. Siamo anni luce oltre il limite della correttezza istituzionale.
Questo genere di commenti li può fare il politico in campagna elettorale, il giornalista o l’uomo qualunque. Un ministro – della Giustizia! – dovrebbe avere il buon gusto di non commentare le sentenze.
2) Ai nostri studenti spieghiamo che un’assoluzione non è la prova che il PM ha sbagliato qualcosa – o peggio ancora che la Giustizia non funziona.
È assurdo che qualcuno possa solo lontanamente pensare di insinuare nella mente dei cittadini l’idea secondo la quale la Giustizia funziona solo quando l’imputazione porta ad una condanna.
Accusa, difesa e giudici devono essere liberi di fare il proprio mestiere, senza subire le indebite pressioni della politica o dell’opinione pubblica.
Se ciascuno dei tre vertici è libero e indipendente, il sistema si trova in equilibrio e funziona.
Altrimenti è il caos.
Mi sento male a dover ribadire questi elementari concetti di basilare cultura giuridica.
Ma qualcuno doveva pur dirlo.
23.12.2024
Diffondiamo cultura e consapevolezza.
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Prof. Guido Saraceni, dal suo Blog personale