DI LEONARDO CECCHI
In Sicilia manca l’acqua, o ci sono inondazioni. Ogni estate va tutto a fuoco.
Per andare da Trapani a Ragusa ci vogliono 13 ore.
Ogni tre per due c’è un’emergenza rifiuti e la scorsa estate si rischiava la bomba ecologica.
Non funziona quasi niente, la gente è costretta a curarsi fuori.
Eppure nella legge di bilancio del Parlamentino siciliano gli amici di Schifani hanno portato da 35mila a 110mila il tetto massimo degli stipendi dei manager delle partecipate. E l’hanno pure fatto prendendo per i fondelli la gente: hanno abbassato il compenso fisso e triplicato i bonus (modello aumenti dei Ministri).
Io amo la Sicilia e i siciliani.
Ma, scusatemi, io non capisco come facciano a votare, rivotare e rivotare ancora una volta questa gente che ha portato il debito pubblico regionale a 3 miliardi (superiore a diversi Paesi africani), che fa questa roba e che oggi vi vuole cementificare lo stretto spendendo altri soldi che in buona misura sono pure quelli dei siciliani stessi.
Per me rimane un mistero.
Ma rimane anche la speranza che prima o poi li mandino tutti a casa.
Ps: da abolire le regioni a statuto speciale, altro che autonomia differenziata.
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Leonardo Cecchi