Zelensky e il sole nero dell’Europa

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Secondo Zelensky, “Se Trump farà uscire gli Stati Uniti dalla NATO, Putin distruggerà l’Europa”.

Penso che il presidente decaduto ucraino, altro che Todde, dovrebbe smettere di operare previsioni per altro completamente sbagliate.
Al netto di Putin invasore, pazzo, malato, fallito e autocrate disallineato, la sfavillante caratura da comico di Zelensky era nota ben prima del disastro a cui ha condannato il proprio popolo in vista di un ingresso nella Nato che non si verificherà mai.
Dopo quasi tre anni di conflitto militare ove l’Ucraina aveva quasi vinto pur perdendo palesemente, ventilare ancora una volta l’Europa stritolata dalle spire sovietiche è troppo patetico. Ma lo sono stati ancor di più l’epica e l’estetica della resistenza raccontate in cortometraggi slowmotion e passerelle per giovani modelle in mimetica con mitra sotto braccio.
La cornice a tanto scempio narrativo è il profluvio di aforismi di un negligente che ha griffato le operazioni militari come fossero borse di Vuitton. Insomma un disastro su tutta la linea.
A parte le montagne di cadaveri da calpestare in nome della democrazia, se c’è qualcosa che ha stritolato l’Europa e continuerà per i prossimi decenni, e chissà se se l’ignaro Zelensky se n’è accorto, questa è la deprecabile ipocrisia delle sinistre e destre liberali.
Assembramenti di burattini pilotati da corporazioni finanziarie raccontate come benefattrici e portatrici di progresso, si sono prodotti in richiami alla responsabilità, ovverosia l’immane sacrificio di cittadini sempre più provati a cui prospettare un 2025 orribile e oppressivo ma controllato tempestivamente con overdosi di illusioni via piccolo schermo.
In questo modo i burattini delle democrazie, a cui auguro un piacevolissimo inferno post mortem, hanno costruito l’autostrada, lastricata con bugie, sfruttamento e sangue, che le destre estreme rampanti hanno percorso troppo facilmente tra applausi di milioni di poveri che paradossalmente si sono impiccati alla pazzia dei loro futuri oppressori.
Eppure i pericolosi roditori del diritto costituzionale individuale e collettivo sono stati abilitati da predecessori minchioni che oggi sventolano bandiere di Sx e puzzano impregnate di sdegno protocollare pur piegandosi volentieri a politiche economiche restrittive e belligeranti assassine. L’ultimo vessillo europeo della farsa sputtanata da eruzioni incontrollate di miseria e malessere sociali è il presidente Zelensky di cui ANCORA dobbiamo sorbire le stupidaggini.
Tra democratici fasulli, stupratori delle fondamenta costituzionali, e fondamentalisti di Dx sorge all’orizzonte il sole nero dell’Europa politicamente più squallida del secolo; UE ricercata naturalmente da cittadini troppo deboli per le responsabilità e i sacrifici della consapevolezza. In testa al plotone di branzini eviscerati e pronti alla padella gli italiani allineati e coperti fino alla cintola, più in basso scoperti e a 90.
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Gioacchino Musumeci