DI MARIO PIAZZA
Il mercato delle “vacche”
Tra gli argomenti di cui non ci importa una mazza gli va riservato un gradino del podio, ne parlo unicamente perché è un ottimo esempio di come demagogia e populismo possano essere usati dalla politica per i propri giochetti di potere. Il limite dei due mandati corrisponde nella maggioranza dei casi a dieci anni, e tutti possiamo percepire quanto rapidamente trascorrano se pensiamo all’ultimo decennio delle nostre vite.
Dieci anni sono il tempo necessario per trasformare uno studente liceale in un medico o in un ingegnere appena passabile e chi ha preso una laurea sa quanta dedizione e fatica occorrano. Se poi pensiamo al modello “aziendalistico” su cui poggia l’idea stessa dell’indipendenza amministrativa delle regioni viene da ridere, vi immaginate una grande azienda che licenzia il suo amministratore delegato non perchè ha operato male ma perchè il conto alla rovescia è terminato? Ridicolo e addirittura tragico nel caso del M5S dove molti dei suoi esponenti fino al giorno prima vendevano bibite e friggevano patatine e sono stati addestrati per 10 anni a spese nostre.
Neppure serve tirare in ballo la democrazia storpiata e la limitazione della volontà popolare, basta il minimo sindacale di logica e di intelligenza per capire che si tratta di un meccanismo tutto interno alle segreterie dei partiti utile per la cosa che sanno fare meglio: Organizzare il mercato delle vacche.
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Mario Piazza