DI MARIO PIAZZA
Delirio di onnipotenza
Quando ieri sera ho appreso del ritorno in Italia di tutti i migranti deportati in Albania sono scoppiato in una fragorosa risata di soddisfazione: Per il destino di quei poveracci, per il terzo fallimento di una iniziativa spregevole, per lo sputo in faccia al delirio di onnipotenza di Giorgia Meloni e dei suoi sottopanza.
Reiterata propaganda governativa a carico degli “altri”
Tutti noi, fallaci in quanto umani, usiamo la prima parte dell’allocuzione latina del titolo per assolverci dai nostri inevitabili errori, non una vera assoluzione perché ogni nostra decisione sbagliata comporta una conseguenza che paghiamo in prima persona e che solo incidentalmente può ricadere su altri. E’ per il danno che facciamo a questi “altri” che perseverare diventa diabolico, se riguardasse soltanto noi avremmo tutto il diritto di andare avanti in ciò che erroneamente ci appare giusto fino allo schianto finale. Nel caso del centro di detenzione albanese gli “altri” non sono soltanto quei poveri disgraziati trattati come merce senza valore, gli altri di cui non si tiene alcun conto siamo tutti noi contribuenti quale che sia la nostra parte politica, noi che vediamo centinaia di milioni di euro bruciati sull’altare della propaganda governativa.
Il lato “diabolicum”
A rendere tutto ancor più inaccettabile c’è quanto sia stata evidente fin dal primo giorno la cretinissima futilità di quella decisione, e c’è che la sua artefice sia talmente diabolica e senza scrupoli da essere l’unica ad uscirne non solo senza alcun danno ma addirittura ricavandone dei vantaggi.
Altro che fragorosa risata, ci sarebbe da mettersi a piangere.
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Mario Piazza