La decenza è radical chic

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

la tragedia è che all’italiano medio di tutto questo non importa una beata mazza

Che la liberazione e il rimpatrio di Almasri sia un gigantesco mer*one che il governo ha pestato è chiaro a tutti e tale rimarrebbe anche se la “ragion di stato” (un eufemismo per definire il ricatto a cui abbiamo ceduto) potesse giustificare una altrettanto gigantesca violazione di qualsiasi principio etico e morale, di accordi internazionali, di qualsiasi residua forma di giustizia.
La tragedia non è tanto che un assassino torturatore sia stato rimesso sulla sua poltrona o che a gestire una faccenda delicatissima siano stati dei conclamati incapaci, la tragedia è che all’italiano medio di tutto questo non importa una beata mazza. Lo si capisce ascoltando i talk show, leggendo i giornali e navigando sui social. E’ evidente da come vengono prese per buone menzogne ridicole e ricostruzioni fantasiose ed è certificato dalla strafottenza con cui il governo risponde (o meglio non risponde) ad accuse che in altri tempi avrebbero messo in pericolo la sua stessa sopravvivenza.

Le “riserve indiane”

Su questa lurida faccenda è inutile che l’opposizione continui a fare il gatto aggrappato ai cog*ioni del governo. Ormai etica, morale e giustizia, così come una volta era per la cultura, riguardano unicamente quelle riserve indiane, quei circoletti autoreferenziali che una volta chiamavamo radical-chic.
(nella foto: Capalbio)
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Mario Piazza