“UsAid”, da braccio Cia a «Covo di vipere marxiste»

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REM dalla redazione di REMOCONTRO –

La nuova America di Trump interpretata da Elon Musk. ‘UsAid’, la nota e non sempre apprezzata Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo. Forse il più noto apparato di interferenza estera degli Stati Uniti nel mondo. Ieri il quartier generale di Usaid a Washington è stato chiuso, e il sito dell’agenzia fondata da Jfk nel 1961 è scomparso. Agenzia già colpita dal congelamento dei fondi deliberato dal presidente Trump appena insediato, mentre i dipendenti scoprivano che i loro indirizzi email erano stati disattivati. E loro licenziati.

Gli insulti di una persona fuori misura

Musk ha postato su X un video in cui si accusa UsAid di essere coinvolta in «attività illegali della Cia e di censura di Internet». Sull’uso fatto storicamente dalla Cia e da tutto l’apparato spionistico Usa come copertura di quella struttura umanitaria nel mondo sono stati scritti centinaia di libri denuncia e decine di filma. Ma era anche struttura umanitaria di aiuti reali. Per Musk invece -così ha scritto-, «l’agenzia è un’organizzazione criminale e che è ora che muoia». Peggio di uno stalinista d’altri tempi, lui. E di colpo, la più grande e spesso sospettabile organizzazione americana di assistenza alimentare e politica filo Usa, per Elon Musk è diventata «il male, e un nido di serpi dei marxisti della sinistra radicale che odia l’America».

La cronaca più mite

Lo stop agli aiuti umanitario Usa era stato uno dei primi ordini esecutivi firmati da Trump, appena insediatosi il 20 gennaio: «in attesa di allineare la loro erogazione agli interessi internazionali degli Stati Uniti». Ora Elon Musk, nominato da Trump alla guida del Dipartimento per l’efficienza del governo (Doge), lo traduce in pratica nel modo dei cui vi raccontiamo. Domenica due funzionari della sicurezza di UsAid sono stati messi in congedo amministrativo per essersi rifiutati di far accedere Musk e i suoi collaboratori al sistema di sicurezza che gestisce migliaia di dati. La scorsa settimana erano stati sospesi circa 60 manager dell’agenzia. Il capo del personale di UsAid, Matt Hopson, si è dimesso in segno di protesta. Stamani il sito dell’UsAid risultava non raggiungibile. Un avviso informava che era in manutenzione per rivederne il contenuto in base all’ordine esecutivo del presidente Trump.

Ora comanda il Dipartimenti di Stato

Nel corso della serata, dalla sua visita in El Salvador, il segretario di Stato Marco Rubio ha confermato le voci che circolavano su una «fusione» di Usaid con il Dipartimento di Stato, rivelando di essere lui l’amministratore in carica dell’agenzia. Rubio ha motivato l’assalto a Usaid – che ufficiali dell’agenzia hanno definito un «takeover mafioso» – con la sua «insubordinazione e indisponibilità a cooperare con l’amministrazione Trump. I suoi impiegati, ha detto, «hanno deciso di essere in qualche modo un ente di beneficenza globale separato dall’interesse nazionale o dai dollari dei contribuenti».

L’irruzione illegale del “Doge”

Tutto era cominciato sabato, quando il quartier generale Usaid ha subito una ‘irruzione illegale’ (con spunti anche violenti), questa la sola definizione possibile di una squadra di funzionari Doge che è poi costata il posto di lavoro a numerosi dipendenti dell’agenzia, fra cui il funzionario incaricato alla sicurezza John Voorhees e il suo vice, messi in congedo amministrativo per aver tentato di impedire l’accesso a uffici dove sono contenuti documenti sensibili e classificati. Lo stesso ‘Doge’ (acronimo del neonato Department of Government Efficiency) diretto da Elon Musk di cui fino a poche settimane fa Donald Trump garantiva fosse solo un organismo di consulenza del governo per tagliare all’osso le spese federali, svela il suo contestabile ‘potere esecutivo’ nella maniera peggiore possibile.

Insulti senza ritegno e “qui comando io”

Domenica era iniziato il fuoco di post di Elon Musk su X, ormai strumento di minaccia e intimidazione. UsAid definita «covo di vipere di estrema sinistra marxista», «palla di vermi senza mela», «organizzazione criminale»: «È tempo che muoia». Intento confermato lunedì dall’uomo più ricco del mondo, che ha annunciato il via libera datogli da Trump per lo «smantellamento di Usaid». Contemporaneamente, dietro le porte chiuse dell’agenzia, gli uomini di Musk starebbero procedendo a impossessarsi di uffici, programmi e documenti per portare a termine lo smantellamento promesso. E ai deputati democratici Jamie Raskin, Chris Van Hollen e Don Bayer che chiedevano di entrare è stata negata l’autorizzazione sulla base dell’ordine del non eletto Elon Musk. Problema giudiziario a breve.

E questo è solo l’inizio

Domenica l’ammissione ufficiale che ‘Doge’ aveva preso possesso del sistema per i pagamenti, inclusi quelli di Medicare e della sicurezza sociale, del dipartimento del Tesoro, di fatto sostituendo un’entità non vincolata da alcuna legge americana al comando e regole di un ministero. Il vicesegretario del Tesoro ha rassegnato le sue dimissioni, scrivendo in un comunicato che «il servizio fiscale attua alcune delle funzioni più vitali del governo». La posta in gioco è stata chiarita dal senatore democratico Wyden, della Commissione finanze del Senato, «preoccupato che funzionari associati a Musk abbiano voluto accedere a questi sistemi di pagamento per trattenere illegalmente i finanziamenti a programmi di ogni genere».

UsAid marxista o Musk fascista?

Menzogna come sistema. «Il team Doge ha scoperto che i funzionari del Tesoro deputati all’approvazione dei pagamenti avevano ricevuto l’istruzione di approvarli sempre, anche a gruppi notoriamente fraudolenti o terroristici», è stata l’ennesima menzogna scagliata da Musk su. Intanto usava il suo social anche per riportare in voga lo slogan Mega – Make Europe Great Again – che in un gesto d’ossequio al Make America Great Again di Trump il presidente ungherese Viktor Orban aveva lanciato la scorsa estate per definire la presidenza di turno dell’Ungheria al Consiglio dell’Unione europea. Lo stesso Musk lo aveva già lanciato più di due settimane fa, e domenica è tornato a scrivere: «Cittadini europei, unitevi al movimento Mega!» – mentre appare sempre più chiara la rete di alleanze che sta tessendo con le estreme destre europee, a partire dalla tedesca Afd. Con amicizie personali strette anche in Italia.

Atto di forza illegale, pessimo inizio

“La prepotenza politica del personaggio la cui arroganza viscerale forse gli impedisce persino di cogliere le plateali e clamorose illegalità del suo operare. La successione degli atti di forza, primo ed elementare, come la fusione di Usaid nel dipartimento di Stato debba essere approvata dal Congresso, e la sua chiusura gestita dal ‘braccio violento del fuorilegge-,  sia in tutti i sensi illegale. Trump o Musk non possono «unilateralmente chiudere un’agenzia federale – ha scritto il senatore Chris Murphy – Un altro assalto alla Costituzione».”

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Articolo a firma Rem dalla redazione di

4 Febbraio 2025