Tifoseria politica: il consenso al non senso

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Tifoseria politica

Nella cornice della sacrosanta libertà d’opinione è contenuta anche l’espressione della tifoseria politica, la quale in quanto a capacità di discernimento lascia molto a desiderare. Prendiamo il caso Almasri il cui clamore mediatico produce nei cittadini reazioni sconcertanti, a tal punto da indurre a pensare che a milioni abbiano abdicato le prospettive di redenzione dell’intelletto. Meglio stupidi che altro.
E’ imbarazzante constatare che presso una pletora di ignoranti dei fatti inerenti al caso Almasri sia consolidata l’idea che accordi non ben specificati spieghino e giustifichino (e se sono accordi ignoti non si sa che possano spiegare ) la liberazione di Almasri. Al postulato degli accordi si allega la teoria della cospirazione, millantata dalla premier senza alcuna prova o nomi di cospiratori, secondo cui la CPI nel suo insieme congiura ai danni del governo Meloni.

Il tifoso politico non chiede chiarimenti

Il tifoso non abbisogna di chiarimenti su accordi di cui si convince egli stesso senza uno straccio di informazione che dia sostanza all’idea inculcatagli da chi ne riconosce il tratto mentale passivo. Così la propagandista Meloni si propone in una clip dissociata dalla realtà a cominciare dalla ricezione di un avviso di garanzia inesistente. Nella dimensione reale l’avviso ricevuto dalla premier è l’iscrizione al registro di reato, e non prevede iscrizione a registro di indagati. Ma dato che Meloni vive su un piano delirante, propone deliri.

Il tifoso è avvezzo a condividere i deliri

Il tifoso però condivide i deliri perché non possiede e spesso non vuole avere strumenti idonei a favorire un pensiero logico. Attenzione perché il tifoso è trasversale, a Dx, Sx , centro, nel Movimento e in ogni contesto politico popolare o di palazzo.

Il tifoso è d’accordo anche se ignora il merito

Il tifoso popolare però è ciò che interessa noi tutti: dopo la liberazione di uno stupratore gli bastano accordi (?) di cui ignora ogni contenuto. Ma ignorare non gli provoca necessità di conoscere e perciò chiedere spiegazioni su un fatto, al massimo s’arrabbia contro chi vuole chiarimenti su fatti controversi.

Per il tifoso politico narrazioni altrui sono oro colato

Il tifoso politico accetta felicemente narrazioni altrui a prescindere da consistenza logica e coerenza cronologica. Cioè se i fatti inerenti ad Almasri sono raccontati in sei versioni diverse come effettivamente proposti da Meloni, Nordio e Piantedosi, il tifoso non si scompone, ciascuna versione è vera per gli accordi di cui non sa nulla.

Il tifoso politico accetta e basta

Il tifoso politico accetta e stop, ridiamoci sopra: un cacchio piccolo si accetta rassegnati o ci si opera per migliorarne le prestazioni, il tifoso invece accetta volentieri e con gioia il proprio cervello piccolo, d’altra parte non esiste intervento che renda intelligenti.

Al tifoso politico bastano gli accordi, anche se ne ignora i termini

Al tifoso politico basta sapere che esistono “accordi” ma non vuole sapere dove, negli accordi su cui regge la propria certezza, sia concesso che il governo italiano scarceri uno stupratore di bambini lo carichi su un volo di Stato diretto verso casa e non gli pare inverosimile che l’Italia possa ufficializzare porcherie inenarrabili in un memorandum stipulato con la Libia il cui contenuto non è affatto segreto.

Il tifoso politico evoca segreti 

Eppure Il tifoso politico evoca segreti che non possiamo conoscere sebbene sul caso Almasri ogni cosa sia avvenuta alla luce del sole. Altrimenti sulla questione si sarebbe posto il segreto legittimando i cittadini a pensare che per ragioni di Stato un pedofilo, per esempio, non pagherà mai; e anzi proseguirà nel commettere crimini contro l’umanità.

Il tifoso politico non accetta la mera e semplice verità

Il tifoso non accetta la prosaica verità: su Almasri c’è stata solo volontà politica come dimostrato dal silenzio della premier e le grottesche prestazioni pubbliche di ministri che hanno offerto versioni ridicole e contraddittorie di fatti mistificati fin dal principio. Almasri è stato liberato perché così ha deciso il governo, non ci sono accordi o segreti, esistono solo le ragioni da cui Giorgia Meloni fugge.
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Gioacchino Musumeci