Alla Camera il teatro dell’assurdo…

DI MARIO IMBIMBO

 

Alla Camera dei deputati è appena andato in scena il teatro dell’assurdo.

La Santanchè che abbarbicata ancora alla poltrona si difende dall’ennesima mozione di sfiducia: “Desidero affrontare questo momento con massima trasparenza e ribadendo il mio impegno nei confronti della Costituzione” dice probabilmente non sapendo che la Costituzione prevede si svolga con “disciplina ed onore” il proprio mandato (Articolo 54).

Dove siano la disciplina e l’onore nel frodare lo Stato non è dato sapere.

Ma poi se possibile si supera poiché afferma di aver sempre operato “nel rispetto della magistratura” contro la quale lei è tutta la destra sono in guerra un giorno sì e l’altro pure. Ma poi forse la notizia tanto attesa: “A breve” dice “ci sarà un’altra udienza preliminare”. “È certo” continua “che in quell’occasione farò una riflessione, perché è giusto che io la faccia, che porterà anche a valutare mie dimissioni”. Ma volesse il cielo, e sappi che in ogni caso sarà stato troppo tardi poiché dovevi dimetterti appena l’ombra di tali gravi accuse avesse sfiorato la tua persona o quella di un qualsiasi altro ministro.
“Ma vi dico una cosa” continua non contenta. “Lo farò da sola, lo farò solo con me stessa, non avrò nessun tipo di pressione, di costrizione o di paventati ricatti, sarò guidata solo dal rispetto per il mio presidente del Consiglio, per l’intero governo, per la maggioranza, ma soprattutto per l’amore, per il mio partito, Fratelli d’Italia”.

Capito?

Degli italiani che dovrebbe servire neanche l’ombra.
Lei, e lo dice pure, risponde solo alla Meloni, alla maggioranza ed al suo partito. Poi ci meravigliamo che stanno lì a scaldar poltrone, far danni o curare solo i propri interessi. Ma se quelli lo dicono pure esplicitamente e senza vergogna che agli italiani non rendono proprio conto ma di che ci meravigliamo? Ma tu non devi dimetterti. Tu non dovevi mai ricoprire la carica di ministro per la mancanza di rispetto che mostri per il popolo italiano.
Altro che dimissioni!!!
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Mario Imbimbo