Videogame. “Two Point Museum”, gestire il museo più strampalato della Contea e collezionare reperti rari e preziosi

DI LUCA BAGATIN

Con “Two Point Museum”, edito da SEGA, gli sviluppatori di Two Point Studios hanno realizzato, a mio avviso, il loro gestionale più bello e stimolante.

Dopo “ Two Point Hospital” del 2018, in cui potevamo gestire ogni aspetto di un ospedale e “Two Point Campus”del 2022, in cui potevamo gestire numerose Università della Contea di Two Point, in questo nuovo capitolo potremo gestire uno o più musei.

Scegliendo o la modalità libera/sandbox, nella quale potremo costruire, a partire da zero, un museo, assumendone il personale, costruendo i vari settori espositivi e le stanze (i bagni, la sala del personale, il laboratorio ecc…) e gestendone le spedizioni per l’acquisizione di nuovi manufatti/reperti e ogni aspetto di microgestione; oppure la classica modalità Campagna, che fungerà anche da tutorial iniziale.

Tale modalità, ci guiderà non solo nei primi passi del nuovo gestionale, ma anche nella possibilità di salire di livello (partendo dal livello di curatore di museo), migliorando il coinvolgimento dei visitatori del museo (esponendo reperti sempre più interessanti e rari, abbellendolo e decorandolo a dovere), il loro grado di conoscenza (esponendo ad esempio cartelli informativi con spiegazioni dettagliate dei manufatti), il loro grado di divertimento (allestendo, ad esempio, dei negozi di souvenir e, per i bambini, proponendo loro attività ludico/educative legare ai manufatti esposti), soddisfacendo i loro bisogni (bagni impeccabili, ma anche distributori di cibi e bevande e altro ancora).

Numerose sono le attività che ci attendono, per rendere il nostro museo un punto di riferimento per vari archetipi di cittadini: turisti, semplici visitatori, famiglie con bambini, professori universitari, abominevoli uomini delle nevi (eh sì, anche loro amano i musei!) e molte altre tipologie di visitatori, ciascuna con caratteristiche e interessi unici da soddisfare.

Fra le attività fondamentali quella, davvero unica nel suo genere, di inviare i nostri specialisti/archeologi in terre lontane, allo scopo di recuperare reperti sempre più rari e portarli al museo, per poterli esporre.

Nel corso delle spedizioni, che si svolgeranno in elicottero, non dimentichiamoci di equipaggiare i nostri migliori specialisti (e i loro eventuali assistenti), con kit di primo soccorso (per evitare loro possibili infortuni, che potranno comunque essere curati, una volta tornati al museo, in una apposita stanza/infermeria, che costruiremo appositamente), oppure con diari di spedizione (per migliorare i punti esperienza del personale), oppure, ancora, con un manuale delle contrattazioni (che ci permetterà di risparmiare il 20% sulle spese della nostra spedizione scientifica).

Ogni spedizione dovrà essere adeguatamente pianificata, tenendo conto che, ogni località che i nostri archeologi andranno a visitare, presenta rischi e vantaggi differenti. Potremmo, ad esempio, scegliere una spedizione veloce, sicura, oppure dettagliata (più lunga e, ovviamente, rischiosa). A seconda del tipo di spedizione otterremo reperti più o meno preziosi e rari.

In alcuni casi potremmo persino essere chiamati a risolvere qualche “dilemma”, nel quale gli archeologi si imbatteranno. A quel punto potremo dire loro come procedere… tenendo conto che ogni scelta avrà delle conseguenze. Positive o negative che possano essere.

Più luoghi esploreremo e più ce ne saranno da esplorare. Le spedizioni sono davvero fondamentali in “Two Point Museum” e sono, potremmo dire, il vero cuore del nostro gestionale!

L’obiettivo del gioco è quello di rendere i visitatori soddisfatti e fare soldi, che serviranno, appunto, a loro volta, a migliorare il nostro museo, per rendere… sempre più soddisfatti i visitatori!

E dove arriveranno gli introiti del museo? Non solo dal biglietto pagato all’ingresso dai visitatori (e il cui prezzo potremo modificare a piacimento… tenendo conto che un prezzo alto potrebbe indispettire i visitatori, che potrebbero scrivere delle recensioni negative sul nostro museo), ma anche dalle donazioni dei visitatori che apprezzeranno maggiormente i reperti esposti (è opportuno, a questo scopo, posizionare un dispositivo di raccolta fondi difronte a ogni reperto, che sarà svuotato dal nostro personale addetto alla sicurezza), da sponsorizzazioni private (se decideremo di ospitare la loro pubblicità o i loro prodotti di merchandising all’interno del museo), dalla vendita di bevande, cibo e souvenir, oltre che dalla eventuale vendita di reperti a collezionisti privati.

Se dovessimo rischiare la bancarotta, oppure desiderassimo fare eventuali investimenti… possiamo sempre chiedere un prestito a qualche banca, ma teniamo presente che dovremo restituirlo con interessi a tasso non sempre agevolato!

E…occhio ai ladri perché potrebbero rubarci i reperti! Sarà infatti il caso di dotarci di un buon sistema di sicurezza e di personale all’altezza del compito!

Cinque sono i tipo di museo che potremo gestire, uno completamente diverso dall’altro: il museo della preistoria; quello del soprannaturale (con la possibilità di catturare fantasmi e farli vivere all’interno del museo, soddisfacendo le loro esigenze – altrimenti potrebbero fuggire – e mostrandoli al nostro pubblico); quello aerospaziale (che ci metterà in contatto con il mondo alieno!); quello della biologia marina (alla scoperta dei pesci più rari dei mari) e quello scientifico.

I reperti esposti sono tutti semi-seri e uno più strampalato dell’altro, in linea con il carattere ironico della Contea di Two Point e con lo spirito umoristico dei gestionali della serie.

Cinque le mappe nelle quali ricercare i reperti e completare la collezione da poter esporre nei nostri musei, che potremo decorare a tema e/o come meglio ci piacerà.

Numerose, inoltre, le sfide da poter accettare e superare in “Two Point Museum”, con la possibilità, una volta vinte, di sbloccare nuove funzionalità, oggetti e aree delle mappe da poter esplorare.

“Two Point Museum”, a mio avviso, è il più completo e avvincente dei capitoli della saga di “Two Point”, sia per la rigiocabilità che per la grande quantità di cose da fare e aspetti da esplorare e gestire.

Il gioco sarà disponibile, su Steam, a partire dal 4 marzo prossimo, ma è già possibile giocare, anticipatamente, acquistando l’Edizione Esploratore, che comprende, in più, una località esclusiva della mappa, una sfida museo esclusiva, numerose altre decorazioni e articoli aggiuntivi, la possibilità di far vestire il nostro staff con i completi di Sonic, Tails e Shadow e 5000 Kudosh con i quali sbloccare articoli e decorazioni di gioco.

E’ possibile pre-acquistare il gioco base – che sarà disponibile, lo ricordiamo, dal 4 marzo prossimo, o l’edizione esclusiva a questo link, su Steam: https://store.steampowered.com/app/2185060/Two_Point_Museum/

I requisiti per poter essere giocato sono davvero minimi: un pc con sistema operativo Windows 10 o 11, con minimo 6 GB di RAM; una scheda video di fascia media (con minimo 2 GB di Vram) e 8 GB di spazio libero su disco fisso.

Luca Bagatin