DI LEONARDO CECCHI
A volte leggendo quello che fanno penso di sognare.
Nel milleproroghe, il Governo Meloni obbliga le imprese italiane a farsi una polizza catastrofale, causa cambiamento climatico (che loro negano).
In 20 giorni dovranno stipularle e se le dovranno pagare di tasca loro, centesimo per centesimo.
Ma – qui la fase REM del sogno – le compagnie assicurative godranno di un sostegno di 5 miliardi (per ora) da parte dello Stato in caso di perdite.
Cioè, per capirci, il Governo prende di peso centinaia di migliaia di imprese e le offre alle assicurazioni, garantendo loro probabilmente miliardi di profitto. E già questo è un regalone. Non pago, prende i soldi dei contribuenti e li mette a loro disposizione nel caso in cui poi si ritrovassero davvero a dover risarcire le imprese assicurate.
Tutto ciò è accademicamente meraviglioso. Un sogno, appunto. Non perché sia bello, ma perché onirico e contorto, offrendo esso una straordinaria rivisitazione del capitalismo: finché c’è da guadagnare ti riempi tu, e solo tu, padrone, le tasche, fino a fartele scoppiare. Di più: è lo Stato che ti porta per mano i clienti, obbligandoli a servirsi da te. Quando però c’è da pagare, quello Stato ti fa collettivizzare le perdite, che ricadono su di tutti, incluse le imprese che già ti pagano l’assicurazione. Che così ti pagano due volte.
Un capolavoro.
Io davvero rimango allibito, credetemi.
Perché questo è brigantaggio, non governo del Paese.
.
Leonardo Cecchi