DI CLAUDIA SABA
Coperta solo da un lenzuolo bianco,
Sandra Milo, 87 anni, fa la modella sulla cover del magazine “Flewid”.
Scelta dalla direttrice, Emi Marchionni, è testimonial del fascino senza età per una delle quattro copertine della rivista dal titolo “Survivor Rapshody”.
Lo scatto, meraviglioso, è di una donna, Chiara Meierhofer Muscarà.
Uno scatto che ha fatto molto discutere e scatenato giudizi di ogni tipo sui social.
Giudizi meschini e bigotti, soprattutto da parte delle donne.
Le offese, disgustose, vanno da “vergognosa” a “vuoto cosmico” a “donna senza dignità”.
Parole piene di livore verso una donna che ha rappresentato un’epoca nella storia del cinema Italiano.
Una brillante carriera quella di Sandra Milo.
Diretta da registi del calibro di Antonio Pietrangeli, Dino Risi e Pupi Avati.
Attrice prediletta di Federico Fellini, la Milo ha recitato al fianco di Totò, Eduardo e Peppino De Filippo, Jean-Paul Belmondo, Ugo Tognazzi, Aldo Fabrizi e tanti altri.
Credo che la nostra “Sandra nazionale” meriti rispetto e non certe offese intrise di cattiveria e invidia.
Credo che Sandra, sia “oltre” le piccole menti sempre pronte a giudicare.
“Mostrarsi” a 20 anni è fin troppo semplice, mettersi in gioco quando di anni ne hai 87 è tutta un’altra storia.
Sandra Milo ha esorcizzato il tempo che passa attraverso uno scatto con cui abbattere i tabù che da sempre le donne combattono.
E invece chi la critica di più?
Le donne!
Che non hanno compreso ancora quanto sia importante la leggerezza, la condivisione e soprattutto, la solidarietà tra noi.
Così divise e distanti da non cogliere la bellezza di una posa coraggiosa che di indegno non ha proprio nulla.
“Giocando con l’obiettivo fotografico”.
Avete perso un’altra occasione per tacere.
Per mostrare di aver capito qualcosa di quel 25 novembre appena trascorso.
Ogni donna, del proprio corpo, è libera di fare ciò che vuole.
Sandra Milo, a 87 anni, ha il coraggio di mostrarsi senza tabù.
Voi a 30 pensate davvero di avere così tanto coraggio?