DI MARIO IMBIMBO
Oggi è il giorno delle scuse e della solidarietà a Lavinia Orefici, la giornalista di “Quarta Repubblica” di Porro, che aveva sì teso un’imboscata ad un vecchietto di 85 anni ma che aveva tutto il diritto di non esser molestata fisicamente con una tirata di capelli dallo stesso.
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Le nostre doverose e sentite scuse di oggi mostrano diverse cose.
La prima che a sinistra riconosciamo gli errori e difendiamo principi e non persone.
La seconda è che si può essere pessime giornaliste al soldo dei peggiori giornalisti come Porro o dei peggiori editori come Mediaset ma veder universalmente ricosciuto da tutti il diritto a non esser molestate fisicamente.
Ed infine che sarebbe cosa buona e giusta difendere i giornalisti sempre da qualunque aggressione fisica e verbale.
E dunque restiamo in attesa che qualcuno condanni il vecchio Ministro Landolfi per lo schiaffone rifilato a Danilo Lupo di Non è l’Arena o ancor di più, per stare alla cronaca recente, il deputato meloniano Donzelli che definisce amabilmente dei “pezzi di mer*a” giornalisti a lui sgraditi come Giacomo Salvini de Il Fatto Quotidiano.
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Mario Imbimbo