Messages in a bottle

DI ORSO GRIGIO

REDAZIONE

 

Accontentarsi è da mediocri, non da sognatori

Ieri è stato un bel giorno, mica no, ma accontentarsi è da mediocri, non da sognatori, e infatti io, che sono anche un rompicoglioni piuttosto epico, non mi accontento.
I motivi delle mie lamentele sono soprattutto tre e uno di questi è pure doloroso da ammettere.
Del fatto invece che la manifestazione e il suo successo siano stati bellamente ignorati dai media mi frega assai poco. Lo sapevo e non mi aspettavo niente di diverso. Anzi, fate come me: non stupitevi, non ci serve il consenso né l’approvazione pelosa di nessuno che non sia dei nostri.
Meglio starsi vicendevolmente sulle scatole. Molto meglio. Si avranno meno scrupoli nel trattarli come meritano.
E poi dobbiamo batterli, mica sposarli.
Essere uno più di loro, e basta.
Semmai godete all’idea di aver mandato a quel paese i Calenda e gli altri guerriglieri da salotto come lui e di averlo fatto in maniera così elegante, con quella piazza colorata e bellissima.
E anche certi provocatori che vengono su questa pagina a offendere e provocare senza mai confrontarsi nel merito mi scivolano addosso senza lasciare traccia. Non ce l’ho con loro, mi è sufficiente evitarli. I casi meno gravi li tengo anche perché gli altri lettori sappiano con chi abbiamo a che fare e gli altri li banno senza passare dal via.
Alla mia età non ho tempo da perdere con le teste di ca*zo. Ho già dato.
Dice: “Sì, ma ce li dici o no ‘sti cacchi di tre motivi che ti rodono?”
Arrivo, stai calmo biondino.
In realtà i tre motivi sono soggetti che su quella piazza non c’erano e avrebbero dovuto. Quindi lancerò queste tre bottiglie destinate a loro certo che finiranno in qualche deriva sconosciuta, come tutte le altre parole che scrivo del resto. Però devo farlo stesso, mi scappa.

La prima è per Landini

Questo signore al quale, lo confesso, in tempi ormai remoti avevo dato credibilità, ha esalato cotanta caz*ata: “non aderiamo a manifestazioni partito” mostrando a tutto il mondo come si fa a prendersi per le terga da soli.
E quella pagliacciata della piazza di Serra cos’era? Chi l’aveva promossa? La Bocciofila, la Polisportiva, la Biritullera di Ranco, il prete di Gello? Oppure vuoi farci credere che è stata un’iniziativa personale del sommo giornalista un po’ confuso in cerca di visibilità?
Gliel’ha pure pagata Gualtieri a riprova di quanto fosse una festa in casa del PD.
Chissà se la pagherebbe anche a me qualora decidessi anch’io di organizzare una festa.
E tutte le volte che sei sceso in piazza a targa PD cos’era? Passavi di lì per caso, ti ci eri trasportato a tua insaputa?
La verità non è che non aderisci a manifestazioni dei partiti, ma più esattamente non aderisci a quelle proposte da qualcuno diverso dal PD, e in più hai anche tu questa puzzetta sotto il naso nei confronti degli usurpatori del Movimento e alla fine la guerra sta bene anche a te, come alla tua segretaria.
Però, a pensarci bene, è meglio che tu non sia venuto. Vista la credibilità del sindacato avresti contaminato la bellezza di quella piazza, perciò grazie. Evita anche la prossima volta e vedrai che un posto a pascolare in Parlamento ci sarà anche per te.

La seconda bottiglia è per Schlein

Che dire? Comincio a non trovare più parole potabili per questo ennesimo fallimento.
Di quelli prima di lei sapevo già, e infatti il PD non l’ho mai votato. Ma la mia natura è di Sinistra e ogni volta speravo in una rinascita di quei valori. E continuo a sperarci perché, l’ho già detto, da soli non si vince.
Purtroppo la gaudente si è rivelata un fallimento totale, una supercazzola gigantesca fatta di parentesi con dentro niente, una borghesuccia di buona famiglia perfetta per i carri del gay pride e le partite di beneficenza, ma poco in sintonia con la coerenza e i valori che diceva di difendere.
La sua posizione sulla guerra e le armi è stata sempre indistinguibile da quella della Meloni e come tale inaccettabile per chiunque non sia Parsi o Pampini.
In piazza per il PD c’era Boccia, uno che almeno è preparato e merita rispetto.
Facciamo così, Elly: lasciagli anche la segreteria, oltre alla delega per ieri.
Le velli vallate svizzere ti aspettano.

La terza bottiglia è quella che non avrei voluto lanciare

Ma se non lo avessi fatto sarei stato disonesto verso di voi e anche verso me stesso.
E’ diretta ad Alessandro Di Battista.
Se mi seguite sapete la stima e il rispetto che ho per lui, e io so anche il bene che gli voglio.
Ieri speravo che in quella piazza ci fosse. Sarebbe stato bellissimo.
So che fra lui e Conte non si scambiano cuoricini, e non se li scambiano nemmeno con gran parte del resto del Movimento, ma quelle idee Alessandro le condivide. E allora perché?
Un’idea è credibile anche in relazione a chi la propone, certo, ma se i 5S hanno avuto qualche incertezza iniziale adesso la loro posizione contro le armi e la guerra è chiara. E allora perché non esserci?
Cos’è che vuoi fare da grande, Alessandro?
Davvero ti bastano le ospitate da Floris dove giochi a metterti in tasca il malcapitato stronzetto di turno?
Tu piaci alle persone, si fidano di te, ti seguono, ma ti sei infilato in un vicolo cieco che non porta da nessuna parte. Se questo ti basta, se è quello che vuoi allora va bene: io sono felice con te.
Ma se non è così e pensi un po’ più in alto devi rischiare qualcosa e metterti in gioco.
Il Movimento è tutto quello che abbiamo.
E’ perfettibile, negli uomini e nei fatti, lo so bene, ma non c’è altro.
Mi piacerebbe vederti sul palco e ascoltarti, nella prossima piazza.
Perché io, se sarò ancora vivo, ci sarò.
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Orso Grigio