DI MARIO PIAZZA
Un espediente pseudo-storico a cui da tre anni ricorre chi vorrebbe trasformare la guerra in Ucraina nel primo atto della terza guerra mondiale è la fantasiosa analogia tra Putin e Hitler, tra l’annessione della Crimea e del Donbass da parte della Russia e l’annessione dei Sudeti e la successiva invasione della Polonia da parte della Germania nazista. Due scenari non sovrapponibili in alcun modo ma non c’è evidenza che possa arginare i pruriti bellicisti di chi ne soffre.
Pazienza. Le cose andranno come sapranno e potranno indipendentemente dai nostri sproloqui sui social ma con l’avvicinarsi del 25 Aprile stiamo per assistere a un’altra manipolazione della storia, questa volta non per promuovere la guerra ma per affossare la Pace.
La Resistenza Partigiana al giogo nazifascista non ha nulla a che vedere con ciò che sta accadendo in Ucraina. Se proprio mi scappasse di fare un’analogia attribuirei il ruolo di “resistenti” alle popolazioni della Crimea e del Donbass, loro sì vittime di formazioni neonaziste come il battaglione Azov, loro sì messe in ginocchio da leggi liberticide, loro sì martoriate da otto anni di guerra civile.
Mi aspettano due settimane di fatica e di insulti, meglio cominciare subito.
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Mario Piazza