SEI COMPLOTTISTA? NEGAZIONISTA? ALLORA SEI PIÙ SOMARO DEL TUO SOMARO

PAOLO DI MIZIO

Chissà quante volte sarà capitato anche a voi di udire o leggere la frase tipica dei complottisti e dei negazionisti del virus: “Io mi pongo domande”, affermazione con la quale alzano il sopracciglio e credono di sancire la propria superiorità intellettuale, mentre invece riaffermano la propria condizione di mentecatti e di ignoranti.
Ebbene, quando vi capita di sentire quell’affermazione, rispondete con questa frase del francese Cartesio, filosofo, matematico e fondatore del metodo scientifico moderno. Sembra che Cartesio conoscesse già allora gli idioti di oggi:

<<Benché il metodo della conoscenza, come s’è visto fin qui, preveda che d’ogni cosa ci si interroghi, bisogna che a porre le questioni sia una mente provveduta e non sprovveduta, colta e non incolta, dotata d’intelligenza e non carente, perché una mente sprovveduta, incolta e carente farebbe nient’altro che danno alla verità e, nel migliore dei casi, lungi dal perseguire la verità, perpetuerebbe la sua ignoranza e si coprirebbe di ridicolo non meno di quel birrocciaio che chiedesse al suo asino: “Sei tu dotato di favella?”, e in attesa di risposta dall’asino si pavoneggi quale uomo che si pone domande in cerca di verità, e invece egli stesso mostrasi più somaro del suo somaro>>.
—- Cartesio (1596-1650), Discorso sul metodo.