DI MARIO PIAZZA
“¿En que momento se habia jodido el Perù?”
In quale momento il Peru si è fottuto? Se lo domandava nelle prime righe di “Conversacion en la Catedral” l’appena scomparso Mario Vargas Llosa. Erano gli anni 60 e il grande scrittore era ancora anche un grande compagno.
Mi sono fatto la stessa domanda per l’Italia e non è stato difficile dare a quel momento una data esatta: era il 10 maggio 1994.
Quel giorno preciso abbiamo superato il punto di non-ritorno per imboccare la strada del declino sociale, culturale, politico e morale senza neppure accorgercene.
Dopo un quarto di secolo di faticosi progressi è stato quel giorno che i lavoratori sono tornati a essere merce e le donne soltanto un paio di chiappe e che tutti i valori che i nostri genitori ci avevano trasmesso, onestà, legalità, onore, rispetto, solidarietà, verità e altre quisquilie del genere si sono trasformati in stupide fisime buone solo a ritardare un illusorio successo.
Molti di noi hanno lottato per impedire che ciò avvenisse, nelle case, nelle fabbriche, nelle scuole e nelle aule di giustizia. Abbiamo perso, e il governo che ci ritroviamo oggi non è che una tappa della nostra inesorabile discesa verso l’Inferno.
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Mario Piazza