Il 22% degli italiani paga il 64% di Irpef nazionale

DI LEONARDO CECCHI

LEONARDO CECCHI

 

“Delizioso” leggere stamani che il 22% degli italiani paga il 64% di Irpef nazionale.

Soprattutto se si accosta questo dato a quello dello di due giorni fa: oltre 6 miliardi di buco all’Inps dovuti a condoni, rottamazioni, tregue, paci e cessate il fuoco fiscali. Stipulati – in questo caso – con banditi prestati dall’imprenditoria, che non hanno versato i contributi ai propri dipendenti, ai quali l’INPS li ha comunque dovuto riconoscere e che ora dovrà coprire lo Stato.

E non è finita, c’è la proverbiale ciliegina

Ma attenzione, c’è anche di peggio: se il suddetto bandito fosse stato non solo socio dell’azienda che ha aderito alla rottamazione, ma anche dipendente, la pensione la staremmo pagando anche a lui e non solo alle sue vittime. Già, perché l’srl è un’entità separata rispetto ai soci e se quello avesse omesso di versare anche i suoi contributi in quanto lavoratore dipendente della sua azienda, l’INPS avrebbe comunque dovuto riconoscere anche quelli, poiché tecnicamente la loro posizione sarebbe identica a quella dei dipendenti non soci (sempre lavoratori subordinati). Potrei sbagliarmi nel caso in cui ci fossero state eccezioni specifiche nelle rottamazioni, ma non credo, purtroppo.

E noi paghiamo

E così noi tutti non solo stiamo pagando a questi banditi scuole, strade, sanità, sicurezza, welfare, ma anche le pensioni. Ironico, no? La Lega che ironizzava sui “migranti che ci pagano le pensioni”, sta facendo in modo che siano i tanti Pantalone d’Italia a pagarle agli evasori.
Anche Mario, operaio a 26mila l’anno, elettore della Lega, sta pagando la pensione del suo datore di lavoro.
E continua però a votare Salvini.
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Leonardo Cecchi