PIETRO GENOVESE, CONDANNATO A 8 ANNI PER OMICIDIO STRADALE

DI PATRIZIA ING.LASSANDRO

Pietro Genovese, il figlio del regista romano Paolo, è stato condannato a 8 anni di carcere per duplice omicidio stradale, con rito abbreviato. La notte tra il 21 e il 22 dicembre dello scorso anno, su corso Francia aveva travolto e ucciso Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli di soli 16 anni. La pena inflitta è superiore a quella richiesta dal pm Roberto Felici che aveva previsto una condanna a cinque anni. Le mamme delle due ragazze sono soddisfatte della pena inflitta ed hanno dichiarato: “Giustizia è stata fatta. Un grande dolore ma anche una grande vittoria per noi. Le bambine non torneranno più a casa ma abbiamo avuto la soddisfazione dell’assenza del concorso di colpa. Le ragazze hanno attraversato sulle strisce, con il verde pedonale, i nostri avvocati sono stati bravissimi a dimostrare ciò. Non ci aspettavamo una sentenza così”.
Il papà di Gaia ha affermato: “Non vogliamo vendetta ma giustizia. Io cercavo la verita’ ed ero sconvolto perche’ la ricostruzione iniziale non rendeva giustizia alla mia bambina. Credo che la sentenza di oggi abbia restituito la verita’.
L’avvocato Giulia Bongiorno ha a sua volta riferito: “Oggi nella mia arringa finale ho cercato di documentare con dei video che c’è stato un gioco di sorpassi e che le cose stavano diversamente. Non è andato tutto come si diceva inizialmente, probabilmente c’è stato un vero e proprio gioco di sorpassi che ha fatto sì che ci siano state delle accelerazioni improvvise, c’era un semaforo che aveva dei lampeggiamenti anomali, le ragazze hanno iniziato ad attraversare con il verde ma trattandosi di uno stradone il semaforo è diventato immediatamente lampeggiante verde e poi rosso. Dietro a nostro avviso c’era stato un vero e proprio gioco di sorpassi. Vedremo se questa ricostruzione la ritroveremo nelle motivazioni”.
Il 26 dicembre per Genovese furono disposti gli arresti domiciliari. Aveva un tasso alcolemico elevato, viaggiava ai 90 all’ora e, stando alla procura, dopo l’impatto ha cercato di fuggire. Il Suv che guidava, si era fermato sulla rampa della tangenziale perché l’urto aveva messo in funzione il dispositivo di sicurezza del veicolo.