IL VACCI-DAY

DI CLAUDIO KHALED SER

Si racconta che un giorno, un padre disse al proprio figlio :
“Se fai il bravo ti porto a passeggio a guardare quelli che mangiano il gelato”.
Il bambino, anche se non proprio felicissimo dell’idea, penso’ che in fondo “piuttosto che niente é meglio piuttosto” e si adeguo’, sperando un giorno d’essere fra coloro che il gelato lo mangiano e non solo lo guardano.

Accade cosi’ ancora oggi con il Vaccino anti Covid.
Mentre i Paesi Belli s’iniettano l’antidoto, i Paesi Brutti stanno a guardare.
Il gelato non é per tutti.

La Tv mostra i sorrisi dei fortunati con la siringa nel braccio e noi miserrimi, ultimi in classifica, li guardiamo con invidia, augurandoci d’esser punti quanto prima.

Ricorreremo, probabilmente, alle copie come si fa con le borse di YSL o alle t-shirt di D&G.
I souk venderanno il quasi-vaccino sulle bancarelle, prodotto in qualche oscuro magazzino del lontano oriente.
Andremo in giro mostrando orgogliosi il cerotto dell’avvenuta puntura e come spesso accade, anche qui ci sarà chi potrà permetterselo e chi no, perché anche tra i “poveri” c’é una classifica tra il meno ed il più.
Non importa se son tutti “tarocchi” c’é chi non ha i soldi nemmeno per i falsi.

Per il momento usiamo i nostri medicamenti.
Cous-cous, peperoncino e acqua di mare gratis.

Piuttosto che niente é meglio piuttosto.