DI CLAUDIA SABA
Quanti ricordi sono racchiusi nella neve.
Da bambina ci camminavo dentro.
La raccoglievo.
La trattenevo.
Poi costruivo pupazzi
e ad ognuno davo un nome diverso.
La “signora della neve” mi aspettava sempre sulla porta.
Con una tazza di cioccolata appena tolta dal fuoco.
La tazza era così bollente che le mie mani tornavano subito a scaldarsi.
Fino a quando qualcuno
mi urlava di rientrare a casa.
La “signora della neve” indugiava un po’.
Poi mi abbracciava
Strappandomi la promessa che sarei tornata presto a trovarla.
Io sorridevo per rassicurarla.
Si, sarei tornata certamente.
I luoghi caldi e accoglienti dell’adolescenza, li lasci sempre a malincuore.
E quando arriva la neve
Torno indietro con la mente.
A quella cioccolata calda, ai biscotti pronti nel forno
preparati solo per me
Al calore di una porta sempre aperta
Quasi come l’amore…