DI CLAUDIA SABA
Bellanova: ‘Conte al capolinea. Nessuno è insostituibile, neanche il Presidente del Consiglio’.
Queste parole le pronuncia la Bellanova.
In Tv, ogni giorno, pranzo e cena, sprofondata nella sua poltrona.
Parla a reti unificate ormai.
Eppure, senza Conte, la signora non sarebbe seduta lì.
Eppure, senza Conte, non ci sarebbe un Recovery plan.
L’Europa non lo avrebbe mai concesso al leader(?)del suo partito.
Italia Viva.
Soltanto la credibilità e la pazienza di Conte hanno permesso che ciò accadesse.
A Renzi, l’Europa, non avrebbe dato in prestito neppure un paio di calzini bucati.
Conte ha sulle spalle un bagaglio pesante che dura da due anni.
Prima con il Matteo 1, poi con il Matteo 2.
Il secondo Matteo, con il suo misero 2%, si è messo in testa di mandarlo a casa.
Le sue ministre, tra cui la Bellanova, hanno già la valigia pronta da qualche settimana… dicono.
Mi chiedo da quale pulpito la signora in questione si permetta di dare giudizi su Conte.
Il suo leader di riferimento non salirà certo nei consensi per questo.
Con un indice di gradimento come il suo, sotto zero, cosa vorrebbe fare?
Mandare a casa un uomo che ha restituito all’Italia la dignità di cui il Matteo due ci aveva privati?
E per chi?
Per Draghi?
Se questa sua “visione” non fosse così tragica, ci sarebbe da ridere di gusto.
Ha ragione la signora Bellanova che però, in tv, omette di parlare di quel processo a suo carico.
A seguito di denuncia per “delitto di estorsione ai sensi dell’art. 629 del codice penale” formulata nel 2017 dallo studio legale Panici-Guglielmi per conto di 150 lavoratori di Almaviva licenziati dopo una tragica trattativa al Mise.
Ha ragione da vendere la signora!
Tutti siamo utili e nessuno è indispensabile.
Ma prima di arrivare a Conte, tra le fila di Italia Viva abbiamo solo l’imbarazzo della scelta.
E certamente per il Recovery plan, lei e Renzi, non sono né utili né indispensabili.
Conte lo è.
Il parlamento non è un palcoscenico.
E la loro, è solo una cattiva recita.