DI PIERLUIGI PENNATI
Davvero non capisco, le partite di calcio, lo sport senza pubblico, i talk show a gogò in TV e quanto fa spettacolo di massa va bene, ma il festival di Sanremo no, tutti scandalizzati al grido di “fermate Sanremo!”
Non seguo l’evento e sinceramente me ne frego che il Festival si tenga o meno, ma davvero non capisco perché un normale spettacolo, che è più televisivo che teatrale nel senso stretto della cosa, non si possa realizzare senza pubblico e senza tanto trambusto.
Due pesi e due misure, quando si è trattato di chiudere tutto, nel panico totale delle amministrazioni pubbliche, si è comunque obbligato i lavoratori delle grandi fabbriche ad andare a lavorare, così che tutti i piccoli imprenditori invece andassero in rovina con il plauso dei grandi gruppi.
Invece di aumentare i mezzi pubblici ponendo limiti ai loro ingressi sono state ridotte le corse senza alcun controllo dell’affluenza trasformandoli in focolai ambulanti, invece di sanzionare, o anche arrestare, gli imbecilli negazionisti che se ne andavano a zonzo ad infettare tutti, si è tolta la libertà persino di esporsi al sole in totale solitudine perché su suolo pubblico e adesso, che tutto piano piano riprende con qualche precauzione, il festival di Sanremo fa scandalo… ma perché esattamente?
Certo è un simbolo del consumismo e certamente con la spesa del Festival si potrebbero fare molte cose, ma se continuiamo a dare spazio in RAI e strapagare giornalisti ultracriticati come Vespa e Fazio… beh, finisce che rompo la tradizione decennale e quest’anno il festival in TV lo guardo anch’io, certo è meno pericoloso dei terrapiattisti e di chi fa causa a se stesso per aver fornito per mesi dati sbagliati al Governo.