IL FEMMINISMO DEI LIBERISTI

DI MASSIMO RIBAUDO

Oggi il liberasta David Carretta (i liberasti sono liberali col TUO portafoglio) era tutto contento su twitter perchè in Estonia hanno nominato il nuovo primo ministro: Kaja Kallas. Ed è donna. Simpatica, brava e stimata. Liberale, femminista, progressista ed europeista. Cosa volere di più?

Andarsi a leggere qualcosa sull’Estonia, ad esempio.
Gli studi europei sulla prostituzione in Estonia, in particolare, dove scopriamo che gran parte degli estoni ritengono la prostituzione un ottimo modo per mantenere saldo il legame familiare.

Ma non basta. In Estonia sono costrette alla prostituzione le donne russe povere. Era ed è ancora il luogo dove i finlandesi sfruttano le ragazze russe per i propri peccatucci extraconiugali.

La prostituzione è mercificazione del corpo. Non scendo ora nel discorso se esista o no il diritto al Sex Work. Affronto invece l’ipocrisia liberista. La libertà di scelta è sacra. Benissimo.
C’è libertà di scelta quando sei povero? No.
Quando sei povero e donna? Molta di meno ancora.
E quindi la società estone non è né femminista, né libera.

Direi quindi di smetterla di prendere ad esempio sempre paesi nordici di cui sappiamo pochissimo e di cui i giornalisti come Carretta mettono sempre in evidenza le luci e mai le ombre.
Molto fosche.