DI ANTONELLA PAVASILI
Davvero, mollerei.
Andrei in tv, conferenza stampa, annuncio a reti unificate.
Mi piazzerei lì e direi più o meno così:
“Sapete che c’è? Andatevene un po’ a quel paese!
Non meritate niente, non meritate ristori, non meritate cure, ne vaccini e niente di niente!
Perché un popolo che al primo weekend “quasi” giallo si riversa in strada come se non ci fosse un domani, senza alcuna cautela, senza un minimo di responsabilità, veramente sembra un gregge.
Che del gregge non merita nemmeno l’immunità!
Tanti saluti a tutti.”
Ecco, io fossi in Conte – che può ancora farlo, non dimentichiamolo – farei esattamente così.
E continuerei ad occuparmi della crisi, che a quel punto diventerebbe quasi un gradevole diversivo.
Eh che cavolo!
Ma cosa siamo diventati?
Com’è possibile non capire il male che ci facciamo e che facciamo agli altri, ai più fragili?
Niente meritiamo.
Proprio niente.
Nemmeno la fatica e lo sforzo di cercare di superare una crisi.
Da parte di chiunque questo sforzo lo sta veramente facendo.
Via, giù, in strada.
C’è lo struscio…godiamocelo!
Nella foto, presa dal web, ieri a Napoli.
Ma a Roma, a Milano, altrove…era uguale.