ISTAT. CRESCE IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE, A DICEMBRE SALE AL 9,0%

DI VIRGINIA MURRU

 

Diffuso in data odierna il nuovo comunicato stampa dell’Istat sulla situazione degli occupati e disoccupati, con periodo di riferimento dicembre 2020. L’Istituto precisa che si tratta di dati provvisori, e che nei mesi successivi ne saranno pubblicati altri più completi, in concomitanza con quelli riguardanti gennaio 2021.

Secondo le rilevazioni, nell’ultimo mese del 2020 torna a diminuire il numero degli occupati, insieme ad un incremento dei disoccupati e degli inattivi.  Il calo, rispetto a novembre, è di 0,4%, in termini di unità corrisponde a -101mila, e interessa le donne, i lavoratori dipendenti e autonomi, e coinvolge tutte le classi di età, ad eccezione degli ultracinquantenni, che invece evidenziano un incremento. Risulta stabile la componente maschile – precisa l’Istat.

Complessivamente il tasso di occupazione cala fino al 58,0%, ossia -0,2 in termini percentuali. In crescita il numero di individui in cerca di lavoro: +1,5%, ovvero +34mila unità. La crescita di questa fascia è generalizzata, il quadro è in diminuzione solo per le persone tra 15-24 anni.

Sale dunque a dicembre 2020 il tasso di disoccupazione, del 9,0%, in termini percentuali +0,2%, tra i giovani è molto più incisivo, e va al 29,7% (+0,3 punti). Cresce nel contempo il numero delle lavoratrici inattive: +0,3%, pari a +42mila unità, in particolare nel range tra 15-24 anni e 34-49 anni. In diminuzione invece tra gli uomini e le altre classi di età – secondo i rilevamenti dell’Istituto. Sale il tasso d’inattività al 36,1%.

Su base trimestrale (ottobre-dicembre), malgrado il calo relativo a dicembre, il livello di occupazione risulta superiore dello 0,2%, rispetto al trimestre precedente. In termini numerici l’incremento è pari a 53mila unità.

“Le ripetute flessioni congiunturali dell’occupazione registrate tra marzo e giugno 2020 – precisa l’Istituto Nazionale di Statistica – unite a quella di dicembre, hanno portato l’occupazione a un livello più basso di quello registrato nel dicembre 2019 (-1,9%, pari a -444mila unità). La diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti (-235mila) e autonomi (-209mila) e tutte le classi d’età, ad eccezione degli over50, in aumento di 197mila unità, soprattutto per effetto della componente demografica. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 0,9 punti percentuali.”

Su base annua, nell’arco dei dodici mesi, risultano in calo le persone alla ricerca di un lavoro: -8,9%, in numeri -222mila unità. In aumento gli inattivi tra i 15 e i 64 anni, che ammontano a +482mila.

L’Istat precisa che a partire dal primo gennaio del nuovo anno è stata avviata una nuova rilevazione ‘Forze di lavoro’, tramite la quale si recepisce il Regolamento Ue 2019/1700.

Sulla base di questo regolamento, come del resto l’Istituto aveva reso noto nel comunicato del 10 dicembre scorso, la pubblicazione dei dati di gennaio 2021 sarà posticipata al 6 aprile, in concomitanza con le rilevazioni riguardanti febbraio.

Nella nota metodologica si sottolinea che l’occupazione nel mese di dicembre (mese di riferimento), riprende a diminuire, purtroppo interrompendo il trend positivo che si era innescato nei mesi di luglio-novembre, e contribuendo con un incoraggiante recupero di 220mila occupati.

Il calo dell’occupazione è più negativo per le donne, e riguarda sia il lavoro dipendente che autonomo. Per quel che riguarda il tasso di disoccupazione, dopo quattro mesi di calo e recupero, si ritorna al trend di crescita, dato che il tasso raggiunge il 9% (Come è stato già rilevato nel comunicato).

I livelli di occupazione e disoccupazione sono pertanto inferiori a quelli di febbraio 2020. Rispettivamente, in termini di numeri, di oltre 420 mila e di circa 150mila unità.